Curiosità

Lo spettacolo delle stelle cadenti figlie della cometa Halley

Il picco per quanto riguarda le cosiddette Aquaridi è previsto il 6 maggio. L'assenza della Luna dovrebbe permettere un buona visione del fenomeno

3 maggio 2019
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Conto alla rovescia per il picco delle stelle cadenti di primavera, le Aquaridi, che nascono dalla scia di polvere lasciata dalla cometa di Halley. È previsto il 6 maggio, ma le meteore sono già visibili da metà aprile e lo saranno sino a fine maggio. Quest'anno, in coincidenza della massima attività, l'assenza della Luna promette una buona visione dello spettacolo astronomico, nella speranza che non ci pensi la meteo a guastare la festa.

Le Aquaridi si chiamano così perché il punto da cui sembrano scaturire, cioè il radiante, coincide con la costellazione dell'Aquario e danno spettacolo ogni anno, quando la Terra attraversa la nube di detriti lasciati dalla cometa di Halley, che visita il Sistema Solare interno ogni 75 anni.

Le notti più favorevoli all'osservazione "saranno quelle del 5, 6, e 7 maggio, data la totale assenza del disturbo della Luna", scrive l'Unione Astrofili Italiani (Uai), nella Sezione meteore del suo sito. La pioggia, proseguono gli astrofili, produce un buon numero di meteore, soprattutto nell'emisfero australe, dove il radiante raggiunge un punto molto alto sull'orizzonte.

Nell'emisfero Sud, mediamente, se ne possono vedere 35 all'ora, con un picco acuto di poche ore il 6 maggio. Nell'emisfero settentrionale, cioè il nostro, invece, se ne vedono generalmente di meno perché il radiante fino a mezzanotte resta basso sull'orizzonte e comincia ad alzarsi solo poco prima dell'alba. Per questo, secondo gli astrofili, il momento migliore per osservare queste meteore è dalle 4, fino all'inizio del crepuscolo mattutino.

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