Curiosità

L'ironia per celebrare il miracolo sull'Hudson

Il serissimo produttore di carte aeronautiche celebra il decennale dell'incidente a lieto fine di New York con una cartina "ufficiale" che fa sorridere

Qualche istante dopo l'ammaraggio (Foto Keystone). A destra la cartina di Jeppesen
16 gennaio 2019
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Sette minuti di aviazione diventati celeberrimi. Sono quelli del volo US Airways 1549 in partenza da New York La Guardia per Charlotte e finito invece nelle gelide acque del fiume Hudson dopo la perdita di potenza in entrambe i motori a seguito dello scontro con uno stormo di oche selvatiche. Scontro avvenuto pochi minuti dopo il decollo. Era il 15  gennaio 2009: dieci anni e un giorno fa. Ammaraggio perfetto quello del comandante Chesley Sullenberger che permise a tutti i 150 passeggeri e ai 5 membri dell'equipaggio di salvarsi. Una manovra che valse a lui e al suo secondo, Jeffrey B. Skiles, il titolo di eroi.

L'incidente è diventato tanto iconico da fare perdere, per qualche attimo, l'aplomb anche alla serissima Jeppesen, la ditta statunitense che produttrice carte aeronautiche usate giornalmente da migliaia di piloti per sapere cosa fare nelle delicate fasi di decollo e atterraggio. In occasione del decennale dell'ammaraggio più mediatizzato di sempre, l'azienda ha pubblicato su Facebook una cartina del tutto speciale, in cui si riproduce, con ben più di una punta d'ironia, il tragitto del volo del US Airways 1549. Sulla mappa sono indicati, ad esempio, i luoghi dove sono avvenuti i principali fatti di quella vicenda, come se fossero classici punti di navigazione. Tra questi troviamo "Oca" (Goose), "Pensa" (Think), "Concentrati" (Focus), "Splash" e "Salvataggio" (Rescue). Alla voce "Cosa fare in caso di avvicinamento mancato", Jeppesen indica "Non possibile: c'è una sola chance". E aggiunge: "Nota: dopo essere ammarati, guidare l'evacuazione di tutti i passeggeri dall'aeromobile. Galleggiare lungo l'Hudson fino al punto "Salvataggio".

La distanza tra il punto "Pensa" e il punto "Splash"? "Vi arriverete dannatamente troppo presto".

La vicenda, ripresa praticamente in diretta televisiva sin dai primi minuti dopo l'ammaraggio, è stata raccontata anche dal film "Sully", con Tom Hanks.

 

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