Curiosità

Convinsero Lorde a non cantare a Tel Aviv, multate per 'danno mentale'

Il crowdfounding in favore delle due attiviste pro-palestinesi ha raccolto 8 dei 10mila euro richiesti dal tribunale israeliano. 'Non pagheremo', dicono le due neozelandesi

Lorde (foto Krists Luhaers)
15 ottobre 2018
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Due attiviste pro-palestinesi della Nuova Zelanda hanno raccolto finora oltre 14 mila dollari neozelandesi (circa 7880 euro) in beneficienza a Gaza, dopo essere state condannate da un tribunale israeliano a un risarcimento danni di 45 mila shekel (circa 10.700 euro) per aver convinto con una lettera aperta la pop star Lorde a cancellare il suo concerto a Tel Aviv lo scorso dicembre. Justine Sachs e Nadia Abu Shanab hanno respinto l'ordine di risarcimento per aver causato danno mentale a tre adolescenti israeliani che avevano acquistato i biglietti per il concerto. Si ritiene che si tratti del primo uso effettivo di una legge israeliana del 2011 che permette azioni legali civili contro chi incoraggia un boicottaggio di Israele. I tre giovani israeliani avevano sostenuto che il loro "benessere artistico" è stato danneggiato a causa della cancellazione e che essi hanno sofferto "danno al proprio buon nome come israeliani e come ebrei".

Le due neozelandesi assicurano che non pagheranno il risarcimento, definendo la sentenza del tribunale una "bravata" intesa a intimidire i critici di Israele. Hanno invece lanciato un appello internazionale di donare attraverso il sito "givealittle.co.nz" alla Gaza Mental Health Foundation, un gruppo volontario che raccoglie fondi per la salute mentale e per i gruppi di empowerment delle donne nella striscia di Gaza. Il caso era sorto da una lettera aperta scritta dalle due attiviste alla cantante, anch'essa neozelandese chiedendole di cancellare il concerto. La lettera ha fatto scattare una campagna del movimento boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), che ha convinto Lorde a dare forfait. In una dichiarazione congiunta le due attiviste riferiscono di essere state inondate di offerte finanziarie da tutto il mondo per aiutare a pagare il risarcimento, ma non hanno deciso invece di aprire una sottoscrizione a favore della Gaza Mental Health Foundation. Il movimento BDS guidato dai palestinesi ha acquistato slancio in anni recenti, anche se il suo impatto economico rimane trascurabile.

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