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Aria polare in arrivo, ma... 'il freddo è soggettivo'

Anche la Svizzera nella morsa del gelo da domani sera. MeteoSvizzera spiega: la presenza o no di vento ha un ruolo fondamentale nella percezione.

Il campo di calcio di Faido innevato e cosparso di cenere (foto Matthews Pellegrini)
23 febbraio 2018
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Aria polare in arrivo. Raggiungerà la Svizzera a partire da domani sera e il Ticino l'indomani, indica MeteoSvizzera. Nel suo blog, l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia invita comunque a non preoccuparsi: "se avete superato il febbraio 2012, quando nella prima quindicina si registrarono a Lugano quattro giorni di ghiaccio, ovvero con temperature massime sotto lo zero, supererete anche il freddo di febbraio 2018, che risulterà più moderato, anche se più atipico visto che cadrà tardivamente, alla fine del mese".

MeteoSvizzera ricorda poi: il freddo è soggettivo. "Molti fattori" entrano in gioco nella percezione. "Ogni singola persona è più o meno sensibile al freddo"; e "lo stato di salute può influire su come le temperature vengono percepite". "Un ruolo fondamentale" lo gioca il vento, la cui presenza incide non poco sulla percezione (un fattore di sensibilità al freddo, chiamato Wind Chill, indica la temperatura percepita in funzione della forza del vento).

MeteoSvizzera osserva infine che "i vecchi trucchi, di noss Vécc’", vengono ancora utilizzati. A Faido, per esempio: nel Comune leventinese per far sciogliere la neve ed il ghiaccio più in fretta dal campo di calcio la superficie è stata cosparsa di cenere, in modo da assorbire più radiazione solare.

Il colore nero, si legge nell'articolo pubblicato oggi nel blog, assorbe tutte le lunghezze d’onda del visibile trasformandole in calore; il bianco, invece, le riflette restando freddo. L'usanza, spiega MeteoSvizzera, era diffusa in val Bedretto, come in altre vallate alpine, dove i campi venivano cosparsi della cenere per liberarli più in fretta dalla neve in primavera, in modo da poter iniziare la coltivazione di patate per tempo.

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