Auto e moto

Porsche 911 GT3 Touring, sensazioni da corsa

La ‘veste purista’ cela meccanica, guida e prestazioni fuori dell’ordinario

Offre un design estremamente ‘pulito’, eppure la GT3 con pacchetto Touring riesce a trasmettere immediatamente il suo Dna di razza pura
11 maggio 2022
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Sembra quasi una 911 normale, ma non lo è. Già visivamente, nonostante l’estrema pulizia delle linee – prive di ali fisse –, la GT3 dotata del pacchetto Touring riesce in effetti a convogliare l’attenzione in modo diverso dalle altre "nove-undici": diversi dettagli suggeriscono quasi inconsciamente i suoi contenuti d’eccezione, catturando gli sguardi come solo i modelli di razza sanno fare. Questa particolare versione più stradale nasce con lo scopo di riunire i due mondi della pista e della circolazione stradale, riprendendo il solco della migliore tradizione di Stoccarda: un allestimento così aveva debuttato per la prima volta nel 1973, sulla Carrera RS. Dunque niente ala fissa come sulla GT3 standard, sostituita dall’elemento retraibile che fuoriesce in velocità – ma conservando l’estrattore aerodinamico più pronunciato sul fondo vettura, lo stesso della GT 911 RSR –, per un look purista che esalta le linee "magiche" e insostituibili che distinguono la più classica delle GT sportive. E sotto pelle, una raffinata meccanica ben diversa da quella delle altre versioni.

In primo luogo per il propulsore, costituito dal tradizionale boxer sei cilindri con cubatura maggiore e alimentazione aspirata, protagonista in pista sulle GT3 R impiegate nelle gare Endurance: anche per questo, la zona rossa del contagiri tocca la ragguardevole indicazione dei 9’000 giri, con la potenza massima espressa poco al di sotto (8’400 giri). Poi, per il comparto sospensioni derivato anche qui strettamente dalle corse: i montanti McPherson anteriori sono sostituiti da una raffinata geometria a doppi bracci sovrapposti, con tutti gli snodi affidati a giunti sferici privi di gioco, mentre l’assetto di base (comunque regolabile) è ribassato di 20 mm. Standard pure la sterzata posteriore, con taratura specifica, oltre all’impianto frenante maggiorato con dischi in materiale composito a base ceramica (Pccb). Per mantenere il peso al minimo, nonostante l’allestimento stradale completo, vengono inoltre adottati cofano anteriore in fibra, cerchi in lega fucinati e cristalli a costruzione leggera; il cambio di serie è manuale a sei rapporti, sostituibile col doppia frizione a sette marce senza sovrapprezzo.

Al volante, la GT3 Touring mostra subito il suo Dna puro. Sempre docile e trattabile come un’auto comune, anche nel traffico, ma è molto più diretta nella trasmissione delle sensazioni al conducente: l’insonorizzazione è meno ovattata e si avvertono con una certa distinzione i rumori meccanici e di trasmissione, oltre a qualche vibrazione in più, mentre ad andature autostradali e a maggior ragione oltre, dove è possibile, la rombosità si fa marcata. Non è insomma, né vuole esserlo, la 911 per tutti i giorni; piuttosto, una versione davvero molto speciale per apprezzare il gusto più dinamico di questo modello, potendosi concedere intense sessioni di guida anche tra i cordoli. Dove la presenza del cambio manuale, come sull’auto di prova, riserva il consueto sapore d’altri tempi, sempre vivo e autentico: l’azione è più "lavorata" rispetto al Pdk e lievemente più lenta in scatto puro (3,9 secondi da 0 a 100 km/h contro 3,4 s con il doppia frizione), ma riscoprire l’emozione di togliere la mano destra dal volante a 280 km/h per mettere la sesta o a 220 km orari per scalare in quarta non ha prezzo.

Le marce sono in effetti lunghette, ideali su tracciato chiuso, e su strada obbligano a sfruttare il grande 4.0 litri ai regimi intermedi piuttosto che in alto, dove invece offre il meglio di sé per il possente "urlo" pieno e metallico, davvero "racing"; ma la tanta coppia aiuta in ogni caso a risultare ben rapidi e incisivi. La GT3 Touring conserva l’accessibilità progressiva delle altre 911: è stabile sul veloce, agilissima nello stretto, dove giocano passo ridotto e sterzata integrale, mentre i suoi (lontanissimi) limiti sono avvicinabili senza sorprese. Lo sterzo, poi, è praticamente un’estensione delle mani sull’asfalto, per sensibilità e precisione, mentre la frenata semplicemente stupefacente per solidità e modulabilità del pedale, con decelerazione che lascia quasi sempre sorpresi per potenza ed efficacia. La vettura richiede però ampia esperienza, capacità e riflessi a puntino per essere sfruttata più a fondo, com’è giusto che sia.

Scheda tecnica

ModelloPorsche 911 GT3
VersionePacchetto Touring
Motore6 cilindri boxer, benzina, 4.0 litri
Potenza, coppia510 cv, 470 Nm
TrazionePosteriore
CambioManuale a 6 rapporti
Massa a vuoto1’418 kg
0-100 km/h3,9 secondi
Velocità massima320 km/h
Consumo medio12,9 l/100 km (omologato)
Prezzo215’900 CHF

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