Auto e moto

Kia Proceed

Berlina-coupé dal design suggestivo, punta all’emozione senza rinunciare alle qualità di spaziosità e accoglienza della versione station wagon. Vivace e piacevole il motore 1.6 turbo benzina da 204 cv combinato al cambio doppia frizione.

Berlina dal seducente carattere sportivo, la Proceed sfoggia una linea profilata ispirata alle coupé
6 febbraio 2019
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Dall’ultima generazione Ceed, la Casa coreana ricava niente meno che una fascinosa “shooting brake” contraddistinta da un look più eccitante e accattivante. La Proceed, denominazione che in precedenza distingueva la tre porte sportiva, si è dunque trasformata in filante e affilata berlina-coupé: capace di strizzare persino l’occhio alla Porsche Panamera, senza sfigurare, “citandone” la linea posteriore inclusa la sottile linea luminosa che collega i gruppi ottici. La vettura intende in effetti occupare una nicchia tra le berline di fascia medio-grande giocando proprio il ruolo del design ricercato e sportivo; l’insieme è suggestivo e rientra con logica all’interno dell’evoluzione Kia. È inoltre specifico l’assetto, ribassato di ben 40 mm nonché contraddistinto da una taratura standard maggiormente rigida e controllata. In Svizzera sono previste soltanto due motorizzazioni con differenti allestimenti, GT-Line con 1.4 da 140 cv e GT 1.6 da 204 cv. Entrambe le unità sono benzina turbo a iniezione diretta e abbinate alla trazione anteriore con cambio unicamente automatico doppia frizione a sette rapporti.
È la Proceed top di gamma che proviamo in questa prima presa di contatto. Il look conquista, tanto più sulla GT che si distingue per i numerosi dettagli aggiuntivi che ne arricchiscono l’insieme, tra cui spiccano le sottili modanature in tinta rossa lungo la zona inferiore di paraurti e modanature laterali, con ruote da 18” che riempiono al meglio i passaruota. A dispetto dell’assetto più spinto il comfort è di qualità, mai perturbato da difficoltà di assorbimento su dossi o imperfezioni: la conformazione del manto stradale è certamente più avvertibile, ma mai fastidiosa e in velocità si beneficia di una marcia comoda anche sulla distanza. L’affinamento specifico di sospensioni e sterzata permette tuttavia minor rollio in curva e maggior precisione di controllo, con un retrotreno reso lievemente più sensibile ai trasferimenti di carico quando si guida con sportività marcata. L’auto è dunque più agile nelle volte più strette ed è più semplice seguire la traiettoria, mentre in accelerazione decisa aiuta il controllo vettoriale della distribuzione della coppia sulle ruote motrici per ridurre il sottosterzo a vantaggio dell’efficacia della motricità.
Molto piacevole sin da subito anche la combinazione tra motore 1.6 T-GDi e trasmissione doppia frizione. Il primo offre tutti i pregi delle unità più moderne, con elasticità e prontezza senza ritardi – la coppia raggiunge il picco di 265 Nm costanti tra 1500 e 4500 giri – che agevolano la marcia brillante senza mai dover affondare con decisione l’acceleratore; nella zona alta del regime l’erogazione si fa lievemente ruvida con sonorità rotonda seppur priva di un carattere suggestivo, ma sul piano prestazionale lo scatto da fermo è di tutto rispetto. Rapida a sufficienza, ma soprattutto docile e puntuale, la trasmissione automatica, mentre per viaggi in tutto relax è disponibile l’intera gamma di ausili attivi alla guida, inclusa la sterzata “automatica” per restare nella corsia, dall’intervento puntuale ma anche parecchio deciso.
A bordo della GT l’accoglienza è in tono con le linee di carrozzeria, giocata sui colori scuri interrotti qua e là dalle cuciture in tinta rossa. Molto gradevoli le poltrone in pelle e tessuto scamosciato, contraddistinte da un buon contenimento laterale con valido supporto per le gambe; imbottiture entrambe “discrete” a sufficienza per non disturbare nell’impiego quotidiano.
La posizione di guida è avvolgente e pienamente configurabile in fretta secondo le preferenze personali. Sulla Proceed si viaggia confortevolmente anche dietro, dove la Casa coreana ha cercato di preservare il più possibile l’abitabilità di berlina e giardinetta: lo spazio per la testa è in effetti più che adeguato insieme alla libertà di movimento per le gambe, occorrendo giusto abbassarsi un po’ di più nell’entrare dato il profilo più basso del tetto. A dispetto della linea shooting brake, il vano di carico conserva un’ottima cubatura (594 litri contro i 625 della station wagon, espandibile fino a 1545 l) e include scomparti supplementari sotto il piano; riuscite e comode le guide fermacarico regolabili.

Scheda Tecnica

Motore4 cilindri, benzina (turbo)
Potenzada 140 a 204 cavalli
Trazioneanteriore
Cambiomanuale o doppia frizione
Consumoda 5,9 l/100 km (omologato)
Prezzoda 36’900 franchi (da marzo)
Ideale perchi cerca una berlina “diversa”, dal taglio sportivo e suggestivo. Senza rinunciare a capienza e praticità.
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