Kia Ceed

Razionalità, valori consolidati ed efficiente rapporto tra prezzo e contenuti: la “battaglia” commerciale nel settore delle berline medie si gioca principalmente sotto questi aspetti e in Casa Kia è il momento della ventata di solida concretezza costituita dalla terza generazione della media Ceed, aggiornata nella stessa denominazione che perde il difficile – e presto dimenticato – accento in favore di una maggior “normalità” interpretativa. La base di partenza resta il pianale della generazione precedente, tuttavia rivisto in maniera estensiva un po’ in tutte le componenti, sospensioni comprese. Sono ad ogni modo invariati la lunghezza, pari a 4,31 metri, nonché il passo già piuttosto abbondante, ma la nuova generazione dell’auto cambia “faccia” grazie agli sbalzi modificati insieme a larghezza leggermente superiore e altezza invece inferiore; il modello appare più espressivo e piantato a terra, con un frontale più affilato.
Guidiamo la piccola 1.0 T-GDi da 120 cv, che mostra in complesso una favorevole rotondità di equilibrio: è gradevole e fruibile con buona soddisfazione nell’impiego di tutti i giorni. Appena in moto, in verità, spicca il borbottio un po’ sordo e rauco del tre cilindri, superiore ad altre unità della concorrenza con pari frazionamento, ma a ben guardare il “mille” tre cilindri offre una risposta adeguata per affrontare con sufficiente sicurezza ogni genere di situazione stradale, anche con la massa dell’auto di 1’297 kg. In effetti non manca di buona elasticità nonostante un’apparente pigrizia all’iniziale pressione sul gas, con discreta coppia di 172 Nm costanti tra 1’500 e 4’000 giri, mentre per effettuare i sorpassi più decisi serve talvolta tirare piuttosto a fondo la marcia, trattamento che il tre cilindri accetta di buon grado. Lo scatto da fermo ai classici 100 km orari richiede 11,1 secondi, tempo tutto sommato più che discreto, mentre la punta massima raggiunge il picco di 187 km/h.
Il costo di esercizio contenuto è tra i punti di forza di questa motorizzazione e anche sul campo la Ceed 1.0 T-GDi non delude le aspettative: nel corso del nostro test su percorso misto abbiamo registrato medie reali contenute in 6,5 l/
100 km. La versione è attrezzata anche per la lunga distanza, grazie tra l’altro all’insonorizzazione di buona qualità e al cambio a sei rapporti che permette di mantenere basso il regime ad andatura autostradale. In questa circostanza torna inoltre utile il sistema di mantenimento attivo della corsia, che corregge le traiettorie sulla carreggiata con una certa energia: ci si deve in un certo modo abituare a questa “presa di forza” a tratti vagamente decisa, ma la risposta pare affidabile e ha il pregio di correggere pericolose distrazioni. Di serie altri sistemi di aiuto come la frenata automatica di emergenza, mentre il pacchetto completo di tecnologie è riservato solo all’allestimento di vertice. Come di consueto, la garanzia Casa è estesa a ben 7 anni o 150mila km.
Se a bassa andatura le lievi giunture isolate dell’asfalto possono trasmettere ancora qualche lieve sobbalzo diretto nell’abitacolo, l’assorbimento in velocità è invece esemplare e contribuisce al comportamento maturo e piacevole: la Ceed è molto stabile, reattiva al volante – il comando di sterzo è turistico, ma al tempo stesso piuttosto godibile nonché rapido e preciso – e in curva mostra un coricamento ridotto che velocizza l’inserimento e la fedeltà di traiettoria. Piacevoli anche il cambio manuale a sei rapporti, rapido e preciso nonostante una soffusa rumorosità di innesto, così come il comando del freno, con pedale dalla corsa piuttosto corta e ben modulabile. L’abitacolo è un’evoluzione dell’ambiente conosciuto, con linee più ricercate e finiture di buona qualità anche su questo allestimento intermedio; a centro plancia, in maniera “flottante”, figura lo schermo tattile per navigazione e infotainment (fino a 8 pollici, buona reattività) completo di tutte le interfacce smartphone. La sistemazione per i passeggeri è valida su entrambe le file di sedili, con postura di guida ben personalizzabile e confortevole, divano posteriore sufficientemente distante dagli schienali (peccato il tunnel centrale senza prese d’aria e prese Usb/12V) e vano di carico dalla valida cubatura (380/1318 litri).

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