Toyota Yaris

La storia è sempre la stessa. Chi la guarda dall’esterno vede probabilmente solo una lieve evoluzione del modello che va a sostituire. In realtà c’è molto di più, si pensi soltanto all’introduzione di un nuovo motore. Certo la Yaris non è cambiata profondamente con questo aggiornamento, sebbene in totale siano oltre 900 i nuovi elementi che la caratterizzano. Però con il frontale e la sezione posteriore rivisti nello stile, ora un filo più audace e che trae ispirazione dalle forme dei catamarani – così si legge nelle note del costruttore – la piccola di casa Toyota diventa un filo più chic, anche grazie all’introduzione della verniciatura bicolore.
Nonostante una lunghezza inferiore ai quattro metri lo spazio a bordo è buono anche per chi siede dietro, e il bagagliaio da 286 litri offre una buona capienza. Vivere a bordo della Yaris è un misto di semplicità e praticità, con diversi vani sempre a portata di mano in cui riporre gli oggetti e una strumentazione semplice, ben leggibile e facilmente comprensibile, completata dal classico sistema di Infotainment che da qualche anno ritroviamo su pressoché tutti i modelli della gamma. Pur senza la presunzione di voler sfociare nel terreno delle vetture d’alta gamma, nella sua semplicità i materiali utilizzati per realizzare l’abitacolo sono di qualità apprezzabile e abbastanza piacevoli, ed oltretutto il layout della plancia è originale ed enfatizzato da rifiniture dagli accenti colorati che donano un bel tocco di vivacità. Si apprezzano poi tutte quelle comodità semplici nella realizzazione ma mai scontate, come il bracciolo integrato nel sedile del conducente che sulle trasferte autostradali più lunghe diventa un apprezzato compagno di viaggio.
La più grande novità tecnica è sicuramente l’introduzione di un nuovo propulsore a doppio ciclo (sia Otto che Atkinson) da 1,5 litri che eroga 111 cv e 136 Nm di coppia, che grazie ad un rapporto di compressione elevato (13,5) e diverse soluzioni progettuali segna un ragguardevole rendimento termico pari al 38,5%. Un quattro cilindri aspirato che dispone tuttavia di una coppia sufficiente per districarsi nel quotidiano, ma che in salita, in fase di sorpasso o in autostrada paga la scarsità di coppia ai bassi regimi rispetto ai moderni turbo, costringendo chi guida a scalare.
La buona notizia è che il cambio ha degli innesti precisi ed è quindi piacevole da usare. Il consumo medio rilevato si aggira attorno ai 6 l/100 km.
Alla guida la Yaris sfoggia un assetto equilibrato che assorbe bene le asperità e non va in panico tra le curve, cui fa difetto solo uno sterzo leggero e poco comunicativo con cui non si riesce mai ad instaurare un perfetto feeling. Ben modulabile, per contro, la potenza indirizzata all’impianto frenante. La Yaris aggiornata è insomma una di quelle classiche automobili che si guidano senza pensieri mettendo la sicurezza tra le sue priorità.

Scheda Tecnica