Auto e moto

Land Rover Discovery

Grazie alla stretta parentela stilistica, la Disco
6 dicembre 2016
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È stata svelata la settima generazione, che abbiamo già visto e toccato con mano. Completamente rinnovata,
è altamente tecnologica, multimediale e ben rifinita, pur restando praticissima e inarrestabile come sempre.

 

Sette posti la Discovery li aveva già nel 1989, anno in cui fu presentata al Salone di Francoforte. Quest’anno, al salone di Parigi, è stata invece svelata la quinta generazione. È indubbio che questo sia il più grande passo generazionale mai intrapreso da una Discovery; un passo necessario, aggiungiamo noi, per non vivere più ingiustamente nell’ombra di sua maestà Range Rover. Per sopperire a ciò il costruttore inglese di fuoristrada si è prefissato una strategia molto chiara per differenziare quelle che saranno le tre colonne portanti del marchio: la famiglia Range Rover, la famiglia Discovery e la famiglia Defender. La Defender, di cui non si sa ancora nulla, raccoglierà l’ingombrante eredità del nome che porta proponendosi come la più purista in ambito fuoristrada. Le Range Rover (incluse Range Rover Sport, Evoque e derivati) continueranno ad indirizzarsi verso la clientela più raffinata ed esigente offrendo il massimo in termini di lusso e prestazioni. La famiglia Discovery si indirizza invece ad un’utenza più famigliare, semplice, che necessita del massimo della versatilità sia in termini di abitabilità e capienza sia in capacità al di fuori dai percorsi asfaltati.
Quindi, cosa offre questa nuova Land Rover? Sicuramente tanto spazio, e non potrebbe essere diversamente con quasi cinque metri di lunghezza di cui tre di passo: sette posti veri, con sedili reclinabili anche elettricamente tramite lo smartphone, configurabili in 21 modi per una capienza massima da furgone commerciale (2’500 litri e 3 metri quadrati di superficie) con tutti i sedili abbattuti. Nell’abitacolo sono inoltre sparsi 21 vani portaoggetti per 45 litri di capienza totale. Pratica ma anche ben rifinita, come vuole la tradizione inglese, forte di un’elevata coerenza stilistica con gli altri modelli del marchio. Da un punto di vista estetico è interessante notare come nonostante i molti elementi in comune con altre Land Rover, basta qualche dettaglio come il terzo montante ricurvo, lo “scalino” sul tetto e le ampie superfici vetrate per poterla identificare come Discovery, oltre che sorella maggiore della Discovery Sport.
Ma questa Discovery è soprattutto la prima Discovery dell’era digitale in quanto i contenuti multimediali meritano un capitolo a sé. Sparse per l’auto vi sono 9 porte USB, 6 prese da 12V, ricarica ad induzione per telefoni cellulari, vani per riporre tablet, l’Infotainment ha uno schermo da 10 pollici, può fare da Hotspot per 8 dispositivi, dispone di 60GB di memoria e 35 applicazioni dedicate. Ovviamente non mancano nemmeno l’intrattenimento indipendente per i passeggeri posteriori, oltre che il classico schermo “Dual View” per far sì che passeggero e conducente possano vedere, dalle rispettive angolazioni, due schermate differenti.
Il navigatore è inoltre altamente geniale come dimostrano tre delle infinite funzioni di cui dispone: può per esempio avvisare con un sms il contatto con cui avete un appuntamento nel caso in cui doveste arrivare tardi a causa di un ingorgo previsto lungo il percorso, vi indica una rotta alternativa se v’è un traffico intenso o un incidente lungo i vostri percorsi abituali e potete inserire la destinazione direttamente dal vostro smartphone mentre fate colazione anziché programmarlo solo una volta saliti in auto.
Tecnicamente ha compiuto lo stesso percorso della Range Rover, ovvero l’adozione di un telaio, lamiere e componenti realizzati perlopiù in alluminio risparmiando qualcosa come 480 kg! I motori disponibili offrono potenze comprese tra i 180 e i 258 cavalli se alimentati a gasolio, mentre sul fronte benzina sarà disponibile il classico 3 litri con compressore volumetrico da 340 cavalli. Ovviamente è superfluo aggiungere che in fuoristrada è sempre inarrestabile grazie alle sospensioni ad aria regolabili in altezza, alle diverse modalità della trazione integrale, oltre al fatto che può guadare fino a 90 centimetri di profondità.
Buone notizie anche per chi usa spesso il rimorchio dato che può trainare fino a 3,5 tonnellate. Inoltre in retromarcia effettua le operazioni di manovra automaticamente avvalendosi delle apposite telecamere.
Insomma: è la Discovery più leggera, più versatile, più spaziosa, più tecnologica, più multimediale, più silenziosa, più efficiente, più inarrestabile e più comoda della storia. Inoltre è più attraente ed è proposta ad un prezzo onesto, in relazione ai contenuti. In Svizzera, Paese in cui sarà disponibile a partire dalla prossima primavera, i prezzi partiranno da 56’800 Chf.

Scheda tecnica

Motore4 e 6 cilindri, benzina e turbodiesel
PotenzaDa 180 a 340 cavalli
Trazione:Integrale
Cambio:Automatico a 8 rapporti
Consumi:A partire da 6 l/100 km
Prezzo:Da 56’800 Chf
Ideale perChi è in cerca di un’auto con tanto spazio, tecnologica e inarrestabile
i distingue perNon essere più un’automobile
di nicchia


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