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La lontra, pescatore con i baffi

25 marzo 2017
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La lontra è tornata in Ticino. La sua presenza è stata confermata dal Dipartimento del territorio che ha effettuato una serie di analisi genetiche in alta Val Leventina. Questa è la seconda testimonianza, dopo la sua estinzione risalente agli anni 60 (nel 2013, a Prato Leventina, fu ritrovato morto un maschio, investito da un’auto). 

Il suo ritorno fa ben sperare. Le lontre sono animali solitari. I territori dei maschi, notevolmente estesi, si sovrappongono con quelli di più femmine che a loro volta condividono l’area con i propri piccoli. In termini di habitat, la lontra è un animale che non si accontenta: necessita di acque pulite e allo stato naturale, che offrano abbondante nutrimento e luoghi in cui nascondersi nella vegetazione delle sponde. 

Una storia triste

130 anni fa le lontre popolavano quasi tutti i corsi d’acqua della Svizzera. Purtroppo – così come avviene oggi nella vicina Austria, che dieci giorni fa ha dato il via libera all’uccisione delle sue lontre – molti pescatori temevano che sottraessero loro i pesci. Per questo motivo fu introdotta una legge per aprire la caccia di questi animali, per eliminarli. Presto il numero di lontre in Svizzera diminuì radicalmente. Quando, nel 1952, la lontra fu messa sotto protezione, si contavano appena 150 esemplari circa. Un numero che diminuì ulteriormente fin quando fu dichiarata estinta. Un’altra causa: secondo i ricercatori, la lontra sparì anche a causa dell’inquinamento nei corsi d’acqua con concime, veleni e scarichi. Fortunatamente, alcuni indizi fanno però pensare che la lontra stia tornando: è stata avvistata nei Cantoni Grigioni, Berna, Ginevra, Vallese e Ticino.

Caratteristiche

La lontra sott’acqua nuota come un delfino: grazie alle membrane presenti tra le dita delle zampe posteriori riesce a spostarsi con rapidità. La lontra è un vero e proprio pescatore… con i baffi: mentre di giorno vede perfettamente sott’acqua, di notte o quando l’acqua è torbida, invece, per scovare i pesci usa i suoi lunghi baffi, chiamati anche vibrisse. Come fa? Questi percepiscono i movimenti dei pesci. Quando si immerge chiude naso e orecchie, potendo così rimanere sott’acqua fino a 8 minuti. Caccia in media 4 ore al giorno. Se fa freddo – di conseguenza ha bisogno di più calorie – non disdegna rane, gamberi di fiume, ratti, topi o uccelli. I piccoli vengono cresciuti dalla femmina. 

 
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