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Alla scoperta dei fiumi

Alla scoperta dei fiumi svizzeri, dove vivono grandi e piccoli animali, dove si possono fare tante straordinarie scoperte, dove bastano pochi passi per incontrare i loro abitanti.

30 giugno 2018
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Alla scoperta dei fiumi svizzeri, dove vivono grandi e piccoli animali, dove si possono fare tante straordinarie scoperte, dove bastano pochi passi per incontrare i loro abitanti.
L’acqua di sorgente è freatica. In altre parole: è acqua caduta dal cielo, sotto forma di pioggia o di neve, e filtrata nel suolo. Dopo essere stata accumulata nel terreno, ritorna di nuovo in superficie. Al mondo c’è sempre lo stesso quantitativo di acqua che forma un ciclo perenne. L’acqua di fonte ha la stessa temperatura durante tutto l’anno. Se durante una passeggiata avete l’occasione di fermarvi e di osservare, potreste incontrare un piccolo gamberetto tutto bianco. Fa parte del genere Niphargus. Queste creature, vivendo nell’oscurità, non hanno bisogno dei cosiddetti pigmenti di colore per proteggersi dalla luce del sole.

Seguendo il corso del ruscello ci si accorge che l’acqua non scorre sempre alla stessa velocità. Al centro la corrente è più forte mentre esistono pozze di acqua ferma delimitate da sassi e ciottoli. Anche le anse (o curve del fiume) e i rami caduti ne rallentano il corso. Sollevando con cautela le pietre, è possibile scovare qualche piccolo animaletto o qualche larva. I corsi d’acqua ne ospitano molte, dove rimarranno fino a che non assumeranno un aspetto molto diverso. La maggior parte degli animali trascorre più tempo come larva che non allo stato adulto. L’effimera, per esempio, rimane larva per quasi un anno e vive solo un giorno fuori dall’acqua. Le larve delle libellule possono vivere fino a cinque anni in acqua e muoiono dopo aver trascorso poche settimane nella forma adulta.

A dipendenza degli animali presenti, è possibile sapere se l’acqua è pulita o meno. Le larve di plecotteri e tricotteri difficilmente vivono in acque inquinate. Inoltre esistono le trote fario e le ostriche di acqua dolce: questo connubio ha qualcosa di incredibile. Questi molluschi stanno vicino al fario per riprodursi. Infatti, si attaccano alla trota e lasciano la presa una volta maturati. Finora in Svizzera, non è mai stato documentato il ritrovamento di un’ostrica di acqua dolce. Può produrre perle e può vivere fino a ottant’anni. Le trote fario, invece, sono sempre più rare nei nostri fiumi.

Un recente studio ha evidenziato che il declino di questo pesce è legato con molta probabilità all’aumento delle temperature dell’acqua.

Che animale è?

I nostri fiumi, se puliti e incontaminati, sono l’habitat perfetto per tantissimi animali, grandi o piccoli che siano.

Il toporagno d’acqua è il più grande toporagno d’Europa e un abile nuotatore. S’immerge alla ricerca di larve di insetti, rane o piccoli pesci. Sotto la lingua secerne sostanze velenose ma il suo morso è unicamente letale per animali grandi come un topo. Leggermente tossica, invece, è la salamandra pezzata, che è lunga circa 20 centimetri. Ci si può imbattere anche in un tritone alpino, che nasce in corsi d’acqua con poca corrente ma vive sulla terra. I maschi hanno una cresta giallo-nera sulla schiena durante il periodo dell’accoppiamento, che avviene in acqua.

Il gambero di fiume è un animale notturno che trascorre le giornate nelle tane da lui stesso costruite. Raggiunge i 16 centimetri di lunghezza. La larva di tricottero, lunga fino a 2 centimetri, si costruisce una specie di astuccio protettivo con sassolini o frammenti vegetali. I tricotteri sono parenti stretti delle farfalle. Solitamente il loro corpo è marroncino. La larva di libellula (Calopteryx splendens), invece, vive in ruscelli e fiumi con fondo sabbioso. Dato che molte specie di libellula sono minacciate, è importante non toccare le loro larve.
Un pesce molto raro è lo scazzone, lungo quasi 10 centimetri. Non è un pesce molto attivo ed è possibile catturarlo con le mani ma va rimesso subito in acqua. Si tratta, infatti, di un animale minacciato. Un altro pesce a rischio estinzione è il naso, che in Svizzera depone le uova solo in una decina di zone. Purtroppo non è più possibile trovare il salmone, che a causa delle centrali idroelettriche non può migrare dal mare per deporre le uova in Svizzera.

L’effimera è molto particolare: i maschi si riuniscono in immensi sciami per attirare le femmine. Queste lasciano cadere le loro uova volando sull’acqua oppure le depongono nuotando. Con molta fortuna si può incontrare anche un castoro, animale notturno che abbatte gli alberi con i suoi denti e ne mangia le tenere foglie. Qualcuno ha già visto sulle rive di un fiume un albero abbattuto da un castoro? Non può mancare in questa lista il martin pescatore, un uccello bellissimo e sorprendente. Ha bisogno di ripide rive terrose per scavare una lunga galleria dove nidificare. Appollaiato su un ramo, osserva il fiume e quando scorge un pesce, si tuffa rapidissimo nell’acqua per catturare la sua preda.

Il rigogolo non è facile da avvistare perché spesso si nasconde negli alberi. È più facile riconoscerlo dal suo inconfondibile canto. Il piumaggio giallo dei maschi è appariscente e ricorda quello dei rigogoli che vivono nelle regioni tropicali. Il cigno reale è sicuramente tra gli “abitanti” più famosi. Il lungo collo dei cigni è ideale per rovistare il fondale alla ricerca di piante. Oltre a essere un ottimo nuotatore, il cigno sa anche volare ed è uno degli uccelli più pesanti a spiccare il volo. Per evitare che la loro popolazione cresca troppo, è meglio non dare del cibo ai cigni. Inoltre, con la presenza dei piccoli sono particolarmente “scontrosi” se disturbati. E infine: la rana verde maggiore è un anfibio che vive negli stagni e nei laghi ricchi di vegetazione, dove trascorre l’inverno immerso nella melma. In due giorni depone fino a 10mila uova, da cui nasceranno i girini che in tre o quattro mesi diventeranno rane.

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