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Il coniglio pasquale ha bisogno d'aiuto

15 aprile 2017
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Di stoffa, di cioccolato, di biscotto: i coniglietti pasquali ormai sono onnipresenti. Ma l’originale, la lepre comune, diventa sempre più rara. I suoi effettivi diminuiscono in misura massiccia fin dagli anni Cinquanta del secolo scorso, quando questo animale trovava un habitat ideale all’interno delle regioni agricole. Negli anni 90 vivevano in media 4-5 lepri per cento km2, nel 2010 ne restavano solo 2 o 3. Queste sono le cifre riportate dall’Ufficio federale per l’ambiente. I risultati in Svizzera centrale sono allarmanti: negli ultimi anni, in quattro delle sei aree esaminate nella zona di Lucerna, la lepre è praticamente scomparsa.
Interventi per favorire il ritorno della lepre
In collaborazione con agricoltori, cacciatori, scienziati e autorità, il WWF sta esaminando le possibilità di un ritorno della lepre. “Oggi sappiamo come aiutare questo animale”, afferma Kurt Eichenberger, responsabile regionale WWF Uri e Lucerna. “Quest’anno, come primo passo, siamo alla ricerca di agricoltori innovativi nel cantone di Lucerna e Zugo disposti a seminare i propri cereali in modo più diradato o preparare altrove il maggese fiorito.” In una seconda fase si analizza la situazione della lepre in tutto l’arco prealpino. Un progetto che potrebbe fare scuola e sbarcare anche in Ticino.
Lepri minacciate
Le lepri comuni sono di fatto abitanti della steppa. In Svizzera vivono prevalentemente all’interno di terreni e campi coltivati nella zona dell’Altipiano e, contrariamente ai conigli, non costruiscono una tana. Le lepri riposano all’interno di anfratti naturali o buche superficiali del terreno. Nelle zone di pascolo gli effettivi sono diminuiti in modo particolarmente rilevante, fino ad arrivare ai livelli estremamente bassi di oggi (1,3 lepri in media). Nelle zone coltivate la situazione è leggermente migliore: la media si situa tra i 3,5 e i 5 esemplari con tendenza in leggero aumento. I motivi della scomparsa delle lepri sono molteplici. Il maggior numero di insediamenti, le strade e i sentieri frammentano e riducono gli habitat di questi animali. I nascondigli e le fonti di cibo vario sono diventati rari perché l’agricoltura è ormai fortemente intensiva. Sui pascoli, in particolare, si miete prima e con maggiore frequenza, con conseguenze spesso letali per i giovani leprotti. Inoltre aumentano i predatori delle lepri; fra questi figurano le volpi, i cani e i gatti. La lepre, un tempo diffusa ovunque, oggi è inserita sulla Lista Rossa dei mammiferi minacciati in Svizzera.

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