(Aspettando) Generi di conforto

Il 'valzerino' di Coltrane, trasfigurazione del jazz

Dall'archivio di un appassionato di musica, dal 1965 in Belgio, ‘My favourite things’ per tutti i discepoli

John Coltrane con Duke Ellington, anno 1967 (Keystone)
30 aprile 2021
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Ci sono un prima e un dopo il momento in cui John Coltrane prese questo valzerino, ‘My favorite things’, per trasfigurarlo in uno dei brani cardini del suo repertorio. Come avviene in certi snodi della storia, in questo caso della musica. Anzi, diciamo che John Coltrane trasfigurò il jazz in un prima e un dopo di sé. E i discepoli a bocca aperta a guardare in su, come il giorno che Cristo fece lo stesso con la propria persona. (e.f. - gennaio 2008)

Ogni venerdì, 24 ore prima del podcast, recuperiamo 'pillole' dell'Erminio Ferrari appassionato di musica contenute in 'Generi di conforto', rubrica apparsa su laRegione Ticino tra il 2007 e il 2009 e dalla quale il podcast prende il nome.

Come, dove, quando

Scritta nel 1959, esplosa come Christmas Song, ‘My Favorite Things’ è un brano composto da Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II per il musical ‘The Sound of Music’ (in italiano, ‘Tutti insieme appassionatamente’). La mutazione in standard del jazz si deve al sassofonista John Coltrane, che ne fece il proprio cavallo di battaglia agli inizi degli anni sessanta. Affezionato al brano, scevro dalle implicazioni commerciali da musical hollywoodiano dello stesso, Coltrane arrivò a dichiarare: «Credono che sia una mia composizione, ma non lo è. Comunque vorrei tanto averla scritta io».

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