La formica rossa

Antifascismo a testa in giù

Che strano modo di intenderlo, se ti spinge a giustificare un tanghero come Putin. Eppure per i comunisti ticinesi va bene così

Se questo è antifascismo (Keystone)
8 aprile 2022
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"Preferiamo restare coerenti con i nostri valori antifascisti", scrive sui social il Partito comunista ticinese per spiegare come mai giustifichi ancora un tanghero come Putin e la sua invasione dell’Ucraina, diffondendo addirittura tutorial di ‘controinformazione’ che paiono presi in scala uno a uno da qualche troll del Cremlino. Intanto un loro strano ideologo fa circolare la famigerata Z che inneggia al trionfo russo. Contenti loro. Però a questa formichina non è chiarissimo che razza di antifascismo sia quello che tiene bordone a chi massacra altre nazioni, uccide e avvelena gli oppositori, si fa perfino immortalare in pose marziali come l’ennesima incarnazione del mascelluto di Predappio. Lungi da noi l’idea di riavviare l’annoso dibattito su cosa sia o non sia fascismo, per carità, però questo passo dell’oca filorusso ci pare quantomeno preoccupante. Ora vedremo se il resto della sinistra vorrà ancora accompagnarsi a codesti rossobruni, magari perché "ci aiutano contro i livelli alle medie" o "sul locale ci si lavora bene". A proposito di coerenza.

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