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Vaccino a breve, ma dobbiamo cambiare!

Come fare, ora che conosciamo il prezzo di tali scenari, a evitarne altri in futuro?

(Keystone)
9 novembre 2020
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È la notizia che tutti attendevamo da mesi: udite, udite, il vaccino anti Covid starebbe per arrivare. Ad annunciarlo al mondo sono state Pfizer e BioNTech, che si sono subito premurate di assicurare che il loro vaccino è ritenuto sicuro al 90%. Vedremo. Intanto ci hanno creduto subito le Borse volate come razzi. E ci mancava che così non fosse! E con loro si è risollevato (almeno un po’, dài!) anche lo stato d'animo di tanti di noi, perché non se ne può più di brutte notizie, o no? 

Lo scriviamo anche se domani, quando ci sveglieremo sentendo l’ennesima statistica dei contagiati, ci accorgeremo che non è ancora finita. Anzi, che la strada delle mascherine, del distanziamento sociale, della pulizia delle mani sarà ancora molto lunga. Ma, ammettiamolo, una buona notizia, per continuare a testa bassa nella maratona individuale a beneficio della comunità, ci voleva proprio. Ci permetterà di tener duro ancora per qualche mese in attesa del miracoloso ritrovato e nella speranza che sia davvero per tutti. 

Insegnamenti dalla natura

Intanto questo periodo di passione almeno un paio di cose ce le ha insegnate: che la natura va rispettata molto di più; che forse stavolta (tutto sommato) potrebbe esserci andata ancora bene (anche se utilizzare il termine 'bene' suona davvero male); che, anche se ci attenderanno anni di difficoltà, visti i miliardi di soldi pubblici bruciati, ora all’orizzonte c’è una prospettiva concreta d’uscita. 

Attenzione però!

Attenzione, però: a interrogarci resta soprattutto il fatto che abbiamo dovuto fare i conti con un virus divenuto in pochi mesi flagello planetario. La fantascienza in un battibaleno è diventata realtà sull’uscio di casa. Come fare, ora che conosciamo il prezzo di tali scenari, a evitarne altri in futuro? Ecco la domanda che non trova risposte nel benvenuto vaccino, ma deve trovarle dentro di noi. Noi, la comunità di esseri umani alla quale spesso ci scordiamo di appartenere. Straordinaria certamente, ma – lo si è visto – pure fragile.  

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