Il ricordo

Beppe sognava un mondo diverso

Il ricordo dell'ex collega Giuseppe 'Beppe' Dunghi, scomparso negli scorsi giorni

Giuseppe 'Beppe' Dunghi (Ti-Press)
22 ottobre 2020
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Ciao Beppe, te ne sei andato anche tu. In punta di piedi, come spesso in punta di piedi, a voce bassa, apparivi in redazione, nell’ufficio di un collega e, quasi dovessi scusarti, gli sottoponevi il testo dell’articolo che aveva appena scritto con qualche proposta di correzione. Proposta praticamente sempre azzeccata, vista la tua grande cultura, nutrita dall’attaccamento alla conoscenza da te costruita mattone su mattone lungo una vita intera. Ma di te ho stimato soprattutto la coerenza ai valori dell’etica e della solidarietà che avevi scelto. Era e tale è stata la tua coerenza di ‘compagno’ tutto d’un pezzo, che non poche volte – pur di dire quello che pensavi e che era giusto dire o fare – ci hai rimesso di persona.

Pochi anni fa, entrando per caso in una delle tante corti in occasione del Festival di narrazione di Arzo, mi sei inaspettatamente apparso e mi hai sorriso. Un sorriso speciale, umanissimo, come le tue risate sincere. Senza saperlo ero entrato in casa tua. Un angolo del tuo giardino faceva parte dei pittoreschi spazi, come le corti, messe a disposizione del pubblico. E di te ho allora scoperto anche un altro lato: il tuo (grande) pollice verde e il tuo grande attaccamento alla terra. Alla terra che è bassa e che costa fatica, conoscenze e pazienza coltivare. Un incontro bello che è stato anche l’occasione per rifare il punto sui tanti temi in un mondo spesso sofferente che è quello che è. Un mondo che tu non hai mai smesso di sognare e volere diverso.

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