Commento

Arcegno, l'antenna, l'occhio e l'orecchio

L'installazione per la telefonia mobile piazzata in cima al campanile. Ma per i più la collocazione lassù sembra essere benvenuta.

I campanile
4 settembre 2020
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Ad Arcegno l’antenna per la telefonia piazzata in cima al campanile della chiesa continua a far discutere. Accade spesso quando si parla di antenne e queste appaiono non altrove, ma dietro l’angolo di casa propria. Quella citata fa capolino in bella vista proprio accanto alle campane.

Che pensarne? Beh, intanto cominciamo col dire che siamo tutti pronti a criticare, ma poi ci arrabbiamo se non abbiamo campo col telefonino. Quindi, per i più la collocazione lassù è benvenuta perché consente di beneficiare di un’ottima rete. Ma, ecco il busillibus, per essere tanto in alto, l’antenna è dovuta salire sul campanile. Ovvio che la torre campanaria versione ‘high tech’, sia che venga considerata per la sua valenza ‘semplicemente’ storica, o che venga considerata per il suo valore religioso (di solito sorge accanto ad una chiesa, luogo di preghiera), non passa certo inosservata.

Le domande sono quindi le solite che già abbiamo formulato anche all’indirizzo delle autorità religiose mesi fa: si vuol forse fare un po’ di cassetta? No, ha replicato monsignor Lazzeri, con un deciso ‘mai nella Chiesa l’obiettivo primo dev’essere fare cassa a qualsiasi costo. I beni ecclesiastici vanno naturalmente amministrati in maniera oculata, per garantire la vita delle singole comunità. Ciò deve avvenire nel rispetto delle leggi morali e del bene pubblico, aspetti fondamentali in ogni presa di posizione’.

Giusto, però nei servizi giornalistici allo scoppio del caso si evidenziava anche che talune parrocchie avevano deciso di fare dietrofront dopo non poche rimostranze pubbliche e il lancio di petizioni. In quel di Arcegno, malgrado qualche protesta (forse non sufficientemente vigorosa), non sembra sia stato il caso. Segno che la maggioranza della comunità accetta la tecnologica apparizione. Allora ecco che chi (minoranza) non si dà pace dopo aver tematizzato la questione tecnologia/religione/denaro, tenta ora la via del possibile sfregio culturale. Siamo curiosi di sapere come andrà a finire la faccenda, anche perché di fatto la soluzione adottata per il momento appaga solo l’orecchio. Quanto all’occhio, beh ognuno giudichi. 

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