Commento

Se il Giardiniere senza gamba piange...

Amputare una gamba a una sua creazione/creatura è come amputarla all'artista e a chi ama l’arte

13 luglio 2020
|

A qualcuno – per ora di connotati ignoti – è venuto in mente di amputare la gamba sinistra al gigante buono di Villa dei Cedri. Un’operazione non facile da compiere perché il gigante, opera dell’artista francese François Malingrëy e intitolata ‘Le Jardinier aux fleurs gisantes’, è alto 5 metri e pesa circa 200 chilogrammi. Fate quindi voi il calcolo di quanto possa essere grande una sua gamba e quanto possa pesare! Questo per dire che, malgrado le nostre città siano vuote per la calura estiva e le vacanze, forse qualcuno avrà notato qualcosa. Qualcuno, o forse qualche telecamera…

Probabilmente chi ha stupidamente rovinato la festa della villa e del suo bel parco penserà di aver fatto una bravata e starà ridendosela nascosto (si fa per dire) dietro qualche cespuglio.

Ora polizia e magistratura indagheranno e prima o poi, speriamo, si saprà a chi è venuta l’idea. Che ad aver sfregiato il già melanconico ‘Jardinier’ sia un giovane, o una persona più in là con gli anni, sarebbe in tutti i casi auspicabile che il o i responsabili, oltre che pagare il danno, vengano invitati a seguire qualche ora di formazione culturale, magari in uno degli atelier della regione.

Avrebbero l’occasione di capire che un’opera d’arte non è un oggetto qualsiasi, ma una manifestazione concreta di ciò che l’autore ha dentro in un determinato momento della vita. Amputare una gamba a una sua creazione/creatura è come amputarla all’artista e a chi ama l’arte. Alla provocazione, all’insensibilità o all’abbrutita voglia distruttiva, speriamo si sappia replicare con la formazione e la cultura. Magari potrà misurare meglio l’idiozia del gesto.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE