Commento

Come trascorrete ora la vostra giornata?

Contattateci via posta elettronica, Instagram o la nostra pagina facebook e condividiamo le nostre esperienze

16 marzo 2020
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Cari lettori, da quando il governo cantonale ha preso le ultime drastiche decisioni ci siamo ritrovati a vivere una situazione senza precedenti. Tutti, o quasi, tappati in casa. E a porci tante domande: passerà? Fra quanto? E quanti si ammaleranno? Chi è uscito dalla tana nel fine settimana ha cominciato a mettere le mascherine; qualcuno ha iniziato a guardare gli anonimi passanti con diffidenza allungando il passo, mentre i conoscenti li si è incrociati (a distanza) con più piacere. I ragazzi, dopo i primi giubili per la chiusura delle scuole per qualche settimana, si sono resi conto che non c’è da scherzare. Intanto, (purtroppo) continuano a salire contagi e morti pure da noi e, attorno a noi, si chiudono sempre più frontiere, con scenari analoghi in mezza Europa.

Come trascorrete lo strano tempo libero?

Le famiglie devono inventarsi modi nuovi di trascorrere lo strano tempo libero. Non è mai capitato di essere obbligati a passare così tanto tempo ‘a cuccia’, potendo uscire per ‘l’ora d’aria’. E noi? E il nostro/vostro giornale? Anche laRegione ha dovuto reagire. Il quotidiano che avete fra le mani è parecchio smilzo: il virus ci ha obbligati a far lavorare la maggior parte dei giornalisti da casa, mantenendo nella redazione centrale un gruppetto di pochi cronisti per coordinare la complessa macchina. Una macchina composta da giornalisti, ma anche da parecchio personale tecnico, per esempio i poligrafi. In questo momento lavorare su spunti e tematiche, oltre a quelli al fronte rovente del coronavirus e del suo impatto nelle più svariate declinazioni, non è facilissimo. Tutto si è improvvisamente fermato (dalle attività economiche a quelle sportive, dalla politica a 10 minuti dalle elezioni di aprile, ai diversi appuntamenti di tante associazioni) dopo che l’esecutivo ha chiesto a tutti gli attori economici per i quali non è stata determinata la sospensione, di comunque ridurre all’osso le attività, svolgendo solo ciò che è oggettivamente urgente e non procrastinabile, garantendo la distanza tra le persone, adeguando gli spazi lavorativi o dividendo gli uffici. Quindi, poco o nulla si muove più.

Molta voglia di sapere

Ci troviamo così a lavorare in condizioni abbastanza difficili. Non per questo verremo meno al nostro compito, che è quello di informare l’opinione pubblica in modo compiuto sul virus (e qui sappiamo che c’è molta voglia di sapere), ma anche su tante altre notizie che sembrano per ora scomparse. In un momento come questo – ci ha scritto un lettore – ci si accorge dell’importanza di aver un’informazione su carta e online capace di raccontarci le cose come stanno qui da noi. Speriamo che a rendersi conto del ruolo-chiave svolto in un frangente tanto delicato a favore della comunità che vuole/deve informarsi bene, siano in molti lettori-cittadini e politici che un domani ci aiutino nel continuare a svolgerlo.

Raccontare la vostra giornata agli altri

In questi giorni, cari lettori, il nostro desiderio è anche quello di sapere proprio da voi come vivete il momento: con quali preoccupazioni, emozioni o svolgendo quali attività, magari anche nuove. Fateci sapere come trascorrete la giornata. Sarà diversa se la vivete in famiglia con figli piccoli o grandi, se siete soli o in coppia. Ditecelo, così lo racconteremo anche agli altri. La comunità, il nostro Ticino, non si arrende. No, sceglie altre strade oltre la distanza sociale e un giorno si riabbraccerà, come faceva fino all’altro ieri. Forza, quindi, contattateci via posta elettronica, Instagram o Facebook. Siamo noi la vostra piazza, siamo noi il vostro tavolino del caffè. Vi aspettiamo.

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