La replica

Zappoli: Haber, la maschera e il volto. Caratti: giudichi il lettore

Il caso Alessandro Haber. Esprimi la tua opinione partecipando al sondaggio online

20 novembre 2019
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Castellinaria, Festival del cinema giovane, non ha alcuna remora nel definire non solo ineleganti ma totalmente inopportuni gli atteggiamenti tenuti da Alessandro Haber domenica sera sul palco dell’Espocentro e se ne distanzia nella maniera più assoluta. L’attore bolognese era a Bellinzona con un ruolo nel cast del film presentato domenica sera in prima mondiale ed ha ricevuto il Premio Castellinaria.

Nel corso del suo intervento prima della proiezione, Haber, dopo aver espresso il suo amore sia per il cinema che per il teatro, paragonando il secondo a un amore coniugale di lunga data di cui ha tessuto le lodi, si è lasciato anche andare ad alcune uscite infelici nei confronti della presentatrice Moira Bubola e del pubblico femminile. Forse la sua intenzione era quella di strappare le risate della platea di adulti di domenica sera con battute da avanspettacolo di bassa lega. Non aveva compreso quale tipo di spettatori si trovava davanti e quindi queste non si sono fatte sentire. Castellinaria constata come questo increscioso incidente sia purtroppo una ulteriore dimostrazione del fatto che la condizione femminile, una delle tematiche quest’anno in risalto nella programmazione del Festival, sia un tema di attualità a tutti i livelli, sul quale è necessario non abbassare la guardia e mantenere alta l’attenzione, tanto è vero che dallo stesso palco, di fronte a un folto pubblico e a nome di Castellinaria, di questo ha parlato con forza la proiezione del documentario ‘Woman’ di lunedì sera. Un film che ha suscitato l’adesione degli spettatori che hanno applaudito non solo il messaggio del documentario ma anche l’azione che i ricavi dello stesso contribuiranno a sostenere per favorire la presenza delle donne che non hanno voce sui social. Senza minimizzare in alcun modo l’increscioso incidente di domenica, il Festival vuole sottolineare con forza la matura reazione dei presenti alla serata di domenica che non hanno degnato tali cadute di stile neppure di un fischio, giustamente sottolineando in questo modo l’infimo valore di tali comportamenti. La stessa presentatrice ha d’altronde immediatamente gestito Haber con fermezza e con la sua consueta estrema professionalità, rimettendolo, come si suol dire, al suo posto, rendendo inutile ma anche inopportuno l’intervento che stavo per fare. Si sarebbe trattato di una sovrapposizione maschilista nei confronti di una collega giornalista perfettamente in grado di controllare la situazione. L’autonomia della direzione artistica è una prerogativa riconosciuta dalla presidenza del Festival e costituisce un valore imprescindibile per una manifestazione come Castellinaria. Il Festival non intende ritirare il premio perché, come è stato sottolineato nella motivazione dello stesso letta sul palco prima che l’attore vi salisse e si abbandonasse a commenti riprovevoli, il riconoscimento andava all’attore e ai ruoli che ha sostenuto in più di 120 film, diretto dai più importanti registi del cinema italiano (dai Taviani a Monicelli, da Bellocchio a Olmi), non alla persona.

Giudichi il lettore

di Matteo Caratti

Caro Festival,
prendiamo atto con dispiacere che chi ti dirige si limita a considerare solo ‘totalmente inopportuno’ il comportamento tenuto domenica sera dal signor Haber, senza decidere (lo può fare) di ritirargli il riconoscimento, consegnato sul palco di Castellinaria, proprio mentre lui pronunciava frasi e assumeva atteggiamenti indecenti.

Atteggiamenti – ripetiamolo – indecenti nei confronti della conduttrice e anche all’indirizzo delle donne presenti in sala. Prendiamo atto anche che chi tanto bene ti ha fatto crescere (onore al merito), afferma di voler premiare l’attore e non di voler giudicare la persona. Male, in un tale contesto possibile disgiungere? Proprio no, anche perché la persona premiata ha assunto un comportamento inqualificabile, proprio mentre ritirava il premio sul palco. Una macchia che va cancellata, secondo noi, per far capire di che pasta (etica) è fatto il festival del cinema giovane di Bellinzona. Ovvero: di persone che davanti allo squallore sessista non ci stanno. Avesse quel tale anche vinto il premio Oscar! Questione di coerenza e non solo.

Per non tirarla alla lunga e per permettere anche a chi non era presente di capire di cosa stiamo parlando e di farsi un’opinione, ecco cosa ha detto il signor Haber sotto i riflettori di Castellinaria: rivolto alla conduttrice, dopo aver allungato una mano per cercar di toccarla, ha aggiunto ‘che belle tettine’. All’indirizzo del pubblico ha poi fatto sapere che era venuto a Bellinzona da solo e che la sera era a disposizione del gentil sesso. E per finire ha rivolto l’invito ‘a fargliene su una’ alla conduttrice che gli ha risposto ‘Non se ne parla’. Volgarità pronunciate sul palco con tanto di riconoscimento culturale di Castellinaria in mano.

A questo punto giudichi il lettore. Noi continuiamo a sperare che chi ti dirige, caro Festival, capisca che nel 2019 il pedigree artistico non è un salvacondotto.

 

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