Commento

Meglio di così per l’Fc Lugano non poteva andare

Novoselskiy non riesce a comprare la società ma rimarrà vicino a Renzetti, il quale potrà godersi una stagione (europea) che ora può partire sul serio

26 giugno 2019
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Non ce ne voglia Leonid Novoselskiy, ma la possibile cessione dell’Fc Lugano si è conclusa nel migliore dei modi. Già il semplice fatto che sia finita, levando con un sospirone di sollievo quella nebbia di incertezza attorno al futuro dell’Fcl, che con il passare delle settimane era andata a infittirsi sempre più fino quasi a bloccare la vita stessa della società bianconera, rappresenta una liberazione per gli “abitanti” di Cornaredo. E poco importa se la calma potrebbe non durare molto, perlomeno adesso i dipendenti bianconeri sanno chi sarà il loro padrone in una stagione che scatterà ufficialmente tra meno di un mese.

A cominciare dai giocatori, alcuni dei quali (ad esempio capitan Sabbatini) aspettavano proprio l’esito della faccenda per definire il loro futuro e che ora hanno la certezza che a dirigerli sarà ancora Fabio Celestini. E visto come si è conclusa la passata stagione, con il terzo posto in Super League e soprattutto un equilibrio trovato tanto nello spogliatoio (e in campo) quanto tra le varie componenti societarie, sarebbe effettivamente stato un peccato mettere in atto una rivoluzione – come sarebbe probabilmente accaduto con Novoselskiy al potere – sempre pericolosa, a maggior ragione a così poco dal via del campionato.

Meglio di così non sarebbe potuta andare anche ad Angelo Renzetti, che per sua stessa ammissione si trovava sì nella classica situazione win-win, ma che siamo certi sotto sotto un po’ ci sperava di potersi godere un altro giro sulla giostra dell’Europa League. E nel frattempo, rinfrancato oltre che dai milioni derivanti dalla competizione europea, da un apprezzamento della piazza ticinese nei suoi confronti emerso in maniera evidente in queste ultime settimane, potrà continuare – magari per una volta lavorando un po’ più sottotraccia – nella ricerca di possibili acquirenti o investitori.

Tra i quali ci sarà sicuramente ancora Novoselskiy, che a sua volta esce a testa molto alta dalla vicenda, sicuramente non da perdente. Il 49enne russo che continuerà a sostenere l’Fcl dirigendo (e finanziando) il settore giovanile nonché mantenendo il suo 40 per cento delle azioni della Sa bianconera, non è riuscito nel suo intento di mettere entrambe le mani sul Lugano, ma solo perché a differenza di quanto fatto da altri in passato, non si è limitato a usare i suoi milioni (che ha e che sarebbero ampiamente bastati) per comprarsi il giocattolino e divertirsi, ma ha provato a pianificare un investimento a medio-lungo termine mettendo al centro il bene di una società che a suo modo (in questo modo) ha già dimostrato di amare.

Effettivamente, meglio di così per l’Fcl non poteva andare.

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