Il quotidiano in classe

Con la carta sotto i polpastrelli

‘Quotidiano in classe’. Un progetto didattico nato più di 20 anni fa, che ha fin qui coinvolto oltre 45mila giovani nella Svizzera italiana.

11 marzo 2019
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Cari ragazzi, oggi avete fra le mani ‘laRegione’. Non è un caso. È perché i vostri docenti (quest’anno 54 scuole per 132 classi) hanno aderito all’iniziativa del ‘Quotidiano in classe’. Un progetto didattico nato più di 20 anni fa, che ha fin qui coinvolto oltre 45mila giovani nella Svizzera italiana. Iniziativa curata da un docente di italiano di scuola media, Claudio Rossi, poi affiancato da due colleghe, Giovanna Lepori e Clio Rossi. Il suo scopo è farvi toccare con mano la realtà quotidiana, attraverso la lettura di fatti belli e brutti che accadono nel mondo, che trovate selezionati e riportati sulle nostre pagine. Fatti che, magari, in parte già conoscete, che vi sono già giunti attraverso canali più veloci (oggi persino via social) del giornale scritto e stampato su carta, che deve essere portato fisicamente ai lettori dalla Posta. Un giornale che – anche nel mare di notizie e delle tante onde prodotte da altri vettori – permette di informarsi bene (!) sulle principali notizie della giornata, scelte per voi da giornalisti. Quindi, senza che dobbiate rimanere incollati allo schermo di un computer, o ad un telefonino, per vedere minuto dopo minuto cosa succede quasi all’istante. È la ricetta dell’informazione di qualità, cucinata con professionalità. Se confezioniamo un giornale di carta, non significa che rinunciamo all’informazione online e sui social: ‘laRegione’ c’è e c’è molto. Anche quell’informazione rapida e istantanea, se lo desiderate, è a portata di clic. Ma, quello che vi chiediamo di sperimentare col giornale cartaceo sotto i polpastrelli, è la capacità di valutare i fatti principali, di capirli anche attraverso interviste/approfondimenti/commenti che il giornale offre, e di riflettere coi vostri docenti su quanto vi/ci circonda. Un’operazione al fronte della comunicazione, oltre l’online, oltre l’ultrarapido, per rendervi conto meglio di cosa significhi informarsi e quindi operare, con cognizione di causa, tutta una serie di scelte molto concrete che ognuno di noi deve compiere ogni giorno. Qualche esempio? Sapere se e quando arriva (ora per fortuna pare per quest’anno debellata) l’influenza. Come fare per evitarla il più possibile, quali sono i sintomi? Oppure, quali cinema ci sono il fine settimana? Valgono il prezzo del biglietto? O ancora: dove c’è ancora neve per andare a sciare? Per poi occuparvi/ci anche di temi più impegnativi, fra i quali ne spicca uno su tutti che vi sta giustamente particolarmente preoccupando: la difesa dell’ambiente. Tema che vi sta mobilitando e che vi spinge a chiedere a chi ha la responsabilità politica (o la sta richiedendo in queste settimane preelettorali): ‘Tu che chiedi il voto, cosa ci prometti di fare e per quali ideali ti vuoi battere?’. La carta è lenta, la carta la gusti, la carta è saggia. Provatela, poi ci direte: l’occasione è bella.

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