Commento

Lugano, il Plr nel post-Viscardi

Saranno i prossimi mesi a dirci se lo strappo consumatosi mercoledì nella sezione liberale-radicale cittadina ha radici più profonde di quello che può apparire.

31 marzo 2018
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Saranno i prossimi mesi a dirci se lo strappo consumatosi mercoledì nella sezione liberale-radicale cittadina ha radici più profonde di quello che può apparire. Una cosa è certa: sono tutti da ricostruire i vertici del Plr di Lugano. Occorre trovare un sostituto al più presto, possibilmente prima della prossima estate. Se per certi versi le dimissioni della presidente erano scontate, Giovanna Viscardi ha lasciato senza sbattere la porta ma non ha mancato di lanciare frecciatine. Ed è apparso evidente che è stata costretta ad andarsene, come peraltro traspare dall’ultima sua relazione letta di fronte all’assemblea dei delegati.

I commenti di circostanza, secondo cui le dimissioni porteranno serenità nel partito, lasciano il tempo che trovano e dovranno superare la prova dei fatti. Così come non aggiunge nulla osservare che bisogna guardare avanti, né aiuta a comprendere cosa sia successo e se quanto capitato potrà in qualche modo influenzare i destini del partito. Da una parte si è sentito che lo scontro se l’è andato a cercare lei, dall’altra non sono state digerite alcune sue posizioni divergenti rispetto alle strategie politiche di avvicinamento ai prossimi appuntamenti elettorali, fra un anno le elezioni cantonali, fra due le comunali. Non convincono nemmeno le svariate interpretazioni di stampo complottista che attribuiscono la responsabilità della sua uscita di scena agli uomini di potere del partito, che avrebbero dettato gli articoli apparsi sui media. Sì, perché quando gli articoli sono stati pubblicati i giochi erano oramai fatti e l’epilogo della vicenda era già scritto. In realtà, le divergenze che alla fine hanno portato Viscardi a rassegnare le dimissioni erano aperte da mesi. E lei se n’è andata mostrando senso di responsabilità e per non trascinare oltre una situazione insostenibile.

Ma che ruolo ha il presidente della sezione? Deve avere doti diplomatiche perché la sua funzione è quella di mediare e tenere uniti i vari rappresentanti del partito. In ogni caso, a Lugano, non è mai stata una figura di primaria importanza rispetto a chi siede in Municipio. Non occorre un trascinatore né una personalità troppo forte perché le decisioni fondamentali vengono prese altrove. Serve piuttosto qualcuno che non debba necessariamente prendere posizioni (se non sono concordate) ma preferibilmente ubbidire alle direttive e fare in modo che vengano rispettate. Anche se non è d’accordo. In tal senso e col senno di poi, la scelta dell’assemblea di nominare una persona forte e autonoma (Giovanna Viscardi) alla testa del Plr non è stata così lungimirante.

Tuttavia, la prima donna alla testa del Plr di Lugano lascia un lavoro tutto sommato positivo. La sezione è uscita indenne, nei primi tre anni, dal periodo in cui sotto inchieste penali sono finiti ben quattro rappresentanti, di cui tre presenti in Consiglio comunale. Alle ultime elezioni il Plr guidato da Viscardi ha comunque recuperato terreno rispetto ai risultati negativi del 2013, quando la Lega dei ticinesi gli ha portato via la poltrona di sindaco raggiungendo pure la maggioranza in Municipio. Alle prossime, vedremo.

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