Commento

Terme di Acquarossa: ciak si rigira, ma attenzione ai volponi

Speriamo che sia davvero la volta buona, la valle di Blenio merita.

30 marzo 2018
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Tornano alla ribalta della cronaca le Terme di Acquarossa (cfr. a pag. 9). E speriamo che sia la volta buona, la valle di Blenio lo merita. Per ‘buona’ significa che sia la volta in cui i volponi, che si aggirano nelle nostre contrade (anche quelli urbani), vengano da subito neutralizzati. Quante volte – e non solo nella valle del Sole! – si è infatti fatto avanti un tizio o un caio sconosciuti (con al fianco un architetto o un sindaco pluridecorato di nostrana fama) promettendo mari e monti. E soprattutto milioni a palate da investire nella futura struttura, così tanti che nemmeno il gatto e la volpe di collodiana memoria avrebbero osato promettere quale ricompensa a Pinocchio. Eppure, dopo il primo e il secondo notabile locale che hanno iniziato a dire di credere all’esistenza della corte dei miracoli, ne sono poi spuntati altri a dire che sì, che la manna dal cielo o la gallina dalle uova d’oro sarebbero arrivate. Mentre pochi – ma sempre in gran segreto – sussurravano ‘off record’ che l’affare puzzava un pochino di bruciato. Che comunque valeva la pena giocare la carta, di crederci o di far finta di crederci: perché ‘a sa sa mai’… ‘Se la nava ben, ga n’eva per tücc’! Beh, ‘per tücc’ non è vero, meglio sarebbe dire per i soliti (di sicuro). E per gli altri le briciolette. Ma le briciole in fondo sono sempre meglio di niente. Intanto però, per ora, anche di briciole… nada. Di cocci e scartoffie, invece, una montagna, per ‘tücc’! In ogni caso, auguri. Magari ci siamo davvero. Ciak, si rigira.

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