Commento

Gobbi, Zali e il ‘Beltrazombie’

5 febbraio 2018
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‘Ormai il Beltrasereno è un morto che cammina’, ‘Beltrazombie’, ‘Beltracarriera al capolinea’, ‘oramai è politicamente defunto’ ecc. È quanto si poteva leggere ieri sul Mattino, che definisce il rapporto del perito Marco Bertoli, reso pubblico in settimana, ‘devastante’ per il ministro e per il suo partito (Dadò compreso!).

Più espliciti di così… soprattutto quando scrivono che ‘il minimo che ci si aspetterebbe da lui (…) è l’annuncio immediato che quella in corso sarà la sua ultima legislatura e che quindi l’anno prossimo non si ricandiderà (…). Ripresentarsi – continua l’organo leghista – significherebbe esporre il Ppdog al concretissimo rischio di perdita della cadrega in Consiglio di Stato’. E poi: ‘E il governicchio, continuerà a rimanere alla finestra? Oppure deciderà finalmente di togliere al Beltra(let)Argo la Divisione delle famiglie e dell’azione sociale?’. Ricordate? Un po’ come avvenne con Marina Masoni, spogliata della Divisione delle contribuzioni, poi affidata a Gabriele Gendotti. Solo così, riteniamo, si potrà fare chiarezza, visti i fumogeni lanciati da Beltraminelli e da alcuni suoi funzionari smascherati dal perito Bertoli. Ma, per ora, alle Orsoline si continuerà a farsi prendere in giro da Beltraminelli e dai suoi accoliti.

Già, perché mentre il Mattino spara ad alzo zero, Zali e Gobbi cosa fanno? Nicchiano: Mattino? ‘Connais-pas’. Insomma, i leghisti fanno i duri… ma solo sulla carta. Paura ‘de che’?

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