Commento

Di nonni e falsi nipoti

‘Ma si può essere tanto creduloni’? È quanto ci diciamo quando leggiamo di vicende come quelle che raccontiamo oggi

30 gennaio 2018
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‘Ma si può essere tanto creduloni’? È quanto ci diciamo quando leggiamo di vicende come quelle che raccontiamo nell’Approfondimento di oggi. Protagonisti anziani raggirati / spennati da un falso nipote, che – ironia della sorte – non sentivano da anni, ma che improvvisamente si è fatto vivo perché bisognoso (guarda caso) di soldi. È vero: ci sono anziani e anziani, ed è quindi anche ‘normale’ (fra virgolette) che qualcuno prima o poi abbocchi. Soprattutto quando la testa comincia a non essere più quella di un tempo. Ma stupisce quando, a cascare nella rete, sono nonni pienamente capaci d’intendere e di volere, messi sotto pressione da falsi nipoti ai quali loro stessi hanno fornito informazioni utili fra una telefonata pressante e l’altra. I processi penali ci dicono che, se i truffatori vengono acciuffati, è perché qualche figlio – per via di un benedetto inghippo nel ritirare la somma – è arrivato cinque minuti prima di mezzanotte, accorgendosi del raggiro. In quei casi, grazie all’intuizione del figlio, è stato anche possibile tirarla per le lunghe e arrestare i malintenzionati mentre si recavano a domicilio per ritirare il gruzzolo. Ma intanto non sono pochi quelli che si sono lasciati imbrogliare. Come dunque limitare tali raggiri? Il caso che vi raccontiamo insegna: non imboccare i truffatori, evitare la fretta, mai consegnare denaro a sconosciuti e informare subito figli o amici (veri) e 117 quando si è interpellati per simili consegne.

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