Commento

Verzasca, la cresta dell’onda

(Samuel Golay)
28 luglio 2017
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Continua a riscuotere interesse il filmato sulle pozze cristalline della Valle Verzasca – ‘un posto pazzesco a un’ora da Milano!’ divenuto virale da oltre una settimana. Filmato che è uno dei tanti della collezione che Marco Capedri, alias Capedit, ha postato sulla sua pagina Facebook, documentando i suoi viaggi e le sue proposte alla scoperta di varie bellezze sparse sul territorio italiano e non solo.

Considerato l’alto numero di visualizzazioni, fra le varie domande sorte in proposto, la prima riguarda i meccanismi della comunicazione attraverso i social. ‘Ma come? – si sono chiesti i critici –. Un signor nessuno fa un regalo che ogni operatore turistico si sogna quasi tutta una vita (ossia di essere preso d’assalto dai turisti senza spendere il becco di un quattrino), mentre chi è preposto professionalmente alla promozione turistica (e viene anche lautamente pagato con soldi pubblici) si fa bagnare il naso?’.
Insomma, se abbiamo paesaggi da favola da proporre, allora offriamoli attraverso le piattaforme comme il faut. Basta piangerci addosso dando la colpa una volta all’autostrada che fa scorrere come l’acqua del fiume turisti da una meta all’altra, senza riuscire a fermarne più di tanti qui; basta anche lamentarci puntando il dito contro la dannazione del franco forte; e via dicendo.

Sollecitato proprio su queste ‘nuove’ frontiere della promozione (persino a costo zero!), il nostro Mister turismo in settimana a più riprese ha detto che anche qui ci si sta muovendo ormai da qualche tempo oltre i canali classici (un invito ai giornalisti in cambio di un reportage), puntando ora anche su blogger, instagrammer o youtuber, i cosiddetti influencer. Su quest’ultimo fronte – aggiungiamo noi – si potrebbe aprire un capitolo per certi aspetti sorprendente. Sì, perché le nuove frontiere del marketing online stanno viepiù affidandosi a campagne che puntano sull’offerta di beni e servizi gratis a persone conosciute (star), ma ora anche a persone comuni, disponibili poi a condividere la loro esperienza sui social. In concreto? Di tutto e di più: ‘Vacanze e voli pagati – spiegava in settimana il CorSera – a un’unica condizione: raccontarli sui social; non conta il tuo numero di follower, ma essere originali’.

Quindi più che mai è la conoscenza delle nuove frontiere dei social e la capacità di essere speciali che conta e che può fare miracoli. Proprio come è successo col filmato sulla Verzasca invasa dai turisti. Filmato che è sbarcato persino sul canale della Bbc.
Ora, sarebbe sciocco se di fronte ai successi, come detto rincorsi da anni, si stesse qui a lanciarsi in rimproveri sui soldi spesi più o meno efficacemente nelle varie promozioni. Ora la priorità è un’altra. Ovvero: la gestione della maxi-affluenza in Valle, che si traduce in colonne di automobili, nella poca disponibilità di posteggi in loco, nel pericolo che comunque comporta il greto di un simile fiume da mai sottovalutare, oltre che la gestione dei rifiuti. Si tratta di emergenze da non trascurare e saper gestire, tenendo presente anche la sfida più alta, che è quella di mantenere quei luoghi al loro stato naturale. Non sottovalutando il fatto che il successo in un battibaleno può anche trasformarsi in un fallimento. Immaginatevi se, dopo tanta benvenuta pubblicità gratuita, i troppi occhi finiti sul nostro territorio cominciassero a registrare disservizi, aumenti di prezzo del tutto ingiustificati, rifiuti abbandonati e turisti delusi… Benvenuta fortuna: ora amministriamola con intelligenza!

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