Economia

‘Choc elettrico’ per Axpo: raddoppia il fatturato

L’impennata dei prezzi fa decollare i ricavi del gruppo: 6,0 miliardi nel primo semestre dell’esercizio 2021/22 anziché i 2,9 previsti

Oltre il doppio delle stime
(Keystone)
13 giugno 2022
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Il forte aumento dei prezzi dell’elettricità mette le ali al fatturato di Axpo. Nel primo semestre dell’esercizio 2021/22 (terminato a fine marzo) il gruppo energetico ha conseguito ricavi per 6,0 miliardi di franchi, oltre il doppio dei 2,9 miliardi messi a referto nello stesso periodo del 2021.

Il risultato operativo Ebit è progredito del 42% a 1,0 miliardi; l’utile consolidato si è attestato a 781 milioni (+52%).

Il gruppo ha saputo far fronte a un contesto di distorsioni del mercato senza precedenti, affermano i vertici in un comunicato. "Grazie alla diversificazione internazionale della nostra attività, nonché alle eccellenti competenze e al grande impegno dei nostri dipendenti, siamo riusciti a ottenere un buon risultato in un contesto difficile", spiega il presidente della direzione Christoph Brand.

Axpo si considera ben posizionata per gestire con successo l’attuale situazione definita senza precedenti. "Inoltre, continueremo a dare un contributo significativo alla decarbonizzazione e alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico", assicura il Ceo.

Gruppo con sede a Baden (Ag) e oltre un secolo di vita, Axpo produce e distribuisce energia in Svizzera, in 30 Paesi europei, del Nordamerica e dell’Asia. Ha circa 5’700 dipendenti e gestisce oltre 100 impianti elettrici (fra cui al 100% le due centrali nucleari di Beznau, entrate in funzione nel 1969 e 1971). Le radici del gruppo risalgono a oltre 100 anni or sono, ma la società in se stessa è stata fondata nel 2001 ed è in mani interamente pubbliche: i proprietari sono diversi cantoni della Svizzera Nord-orientale (Zh, Ag, Sh, Zg, Gl) e le rispettive società elettriche.

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