Economia

Le sfide dei cinque giganti

Apple, Microsoft, Amazon, Google e Facebook: tra concorrenza spietata e un complicato intreccio di collaborazione

(depositphotos)

A Wall Street oggi valgono, insieme, quasi 8mila miliardi di dollari, il quadruplo del Pil dell’Italia. Apple (2,12 trilioni), Microsoft (1,87), Amazon (1,62), Google (Alphabet, 1,49) e Facebook (872 miliardi), le cinque aziende più grandi al mondo per capitalizzazione in Borsa sono arrivate a questo astronomico livello facendosi concorrenza su tutti i terreni, ma anche attraverso un complicato intreccio di collaborazioni. Alcuni degli accordi fra questi giganti sono ora nel mirino delle autorità di controllo, che accusano i Big Tech di pratiche monopolistiche. Ecco un quadro dei rapporti di odio-amore fra questi cinque giganti.

Pubblicità digitale

Google e Facebook dominano questo mercato e sono in diretta competizione. Uno sfidante in crescita è Amazon, la cui piattaforma è  spesso usata dagli utenti come motore di ricerca. Dall’altra parte Amazon compra pubblicità su Google che a sua volta genera traffico per una buona parte dei venditori su Amazon. Inoltre Google ha un accordo con Apple per avere il proprio motore di ricerca su tutti gli apparecchi Mela, e per mantenere questo accordo paga una cifra pari al 15-20% dei profitti di Apple.

Smartphone

Tutti e cinque i Big tech sviluppano software per i telefonini intelligenti, ma solo tre — Apple, Google e Microsoft — producono apparecchi. Amazon e Facebook ci hanno provato, senza successo. Anche Microsoft aveva fatto flop comprando la finlandese Nokia, ma ora ci riprova con la combinazione telefono-tablet Surface duo. Amazon vende sia l’iPhone di Apple sia il Pixel di Google. Facebook, che ha comprato Oculus e vende i suoi visori per la realtà virtuale, investe su questa tecnologia e sulla «realtà aumentata» come possibile alternativa agli smartphone.

Smart speaker

Amazon con Echo e Alexa, Apple con HomePod e Siri, Google con Home e Google assistant, Microsoft con Invoke e Cortana, si fanno una accesa concorrenza in questo campo, invadendo anche la vita casalinga dei consumatori. Facebook per ora offre Portal, uno schermo utile soprattutto per fare videochiamate con WhatsApp e Messenger, ma che grazie all’integrazione con Alexa può anche dare ordini come Echo.

Laptop e tablet

Amazon fa concorrenza e allo stesso tempo collabora con Apple, Microsoft e Google: vende i loro prodotti sulla sua piattaforma, ma offre anche l’alternativa dei suoi Fire tablet, che sono competitivi per il basso prezzo e funzionano con il sistema operativo Android di Google.

Smartwatch & Co.

Apple è leader con i suoi orologi intelligenti che hanno parecchie funzioni per misurare e stimolare l’attività fisica e tenere sotto controllo la salute. Google le fa concorrenza da quando ha comprato Fitbit, i cui apparecchi hanno alcune funzioni integrate con Alexa, l’assistente virtuale di Amazon. Che a sua volta offre  una fascia da polso che misura attività, sonno e livello di energia senza utilizzo di schermo.

Messaggi e videoconferenze

Le piattaforme di messaggi di Facebook — Messenger, WhatsApp e anche Instagram — sono le più popolari, con miliardi di utenti nel mondo. Tanto da essere uno dei motivi per cui le autorità antitrust chiedono lo spezzatino della società di Mark Zuckerberg. I concorrenti sono Apple con iMessage e Microsoft con Skype. Con quest’ultima app e con Teams, Microsoft fa concorrenza a Zoom per i servizi di video conferenza diventati così popolari in tempi di Covid, un terreno su cui compete anche Google con Meet.

Aggregazione di news

I top manager di Google e Microsoft si sono recentemente scambiati pesanti accuse sulle rispettive pratiche nel diffondere le notizie. Microsoft supporta le autorità europee e americane che vogliono imporre a Google e alle altre piattaforme di pubblicità digitale di pagare gli editori. Google e Facebook hanno annunciato piani — indipendenti fra loro — per investire ognuno 1 miliardo di dollari sui contenuti di notizie nei prossimi tre anni. Apple fa pagare un abbonamento per il suo servizio News+.

Cloud computing

Amazon è il leader dei servizi nella nuvola con Aws (Amazon web services), la fonte più importante dei suoi profitti. Concorrenti diretti sono Microsoft e Google, che stanno conquistando quote di mercato. Apple offre ai suoi utenti il servizio di immagazzinaggio dati nella iCloud, ma una parte di quei dati è  ospitata nelle «nuvole» di Amazon e Google.

Applicazioni

Apple e Google gestiscono i più grandi mercati di applicazioni per apparecchi mobili, ma allo stesso tempo distribuiscono le proprie app sulla piattaforma del rivale: YouTube per esempio si trova nell’App store e viceversa Apple tv si trova in Google Play. Microsoft ha un proprio appstore per gli apparecchi Windows e per la sua console di videogiochi Xbox: con Facebook ha contestato le regole del negozio di Apple, già costretta a dimezzare dal 30 al 15% la sua commissione per i piccoli sviluppatori.

Videogiochi e video streaming

Tutti e cinque i Big tech offrono servizi, gratis o a pagamento, di videogiochi online. Solo Microsoft produce e vende una console per videogame, sulla quale si possono vedere in streaming i contenuti video dei concorrenti: quelli di Apple TV, Prime Video di Amazon, YouTube di Google. Apple, Amazon e Google ormai competono anche nella corsa agli Oscar, ma allo stesso tempo distribuiscono i propri contenuti sulle piattaforme rivali. Facebook offre live streaming anche per webinar di aziende, scuole e altre organizzazioni.

Software per aziende

Il software per le aziende è  un business in forte crescita. Non solo Microsoft, ma anche Google e Apple competono nell’offerta di prodotti per la produttività come calendari, creazione di documenti, infrastrutture per la comunicazione interna. Anche Facebook è  attiva in questo mercato con Worplace.

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