In vista del voto

Non siate succubi dei potenti

19 aprile 2019
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Faccio parte di quella generazione di studenti Ticinesi che ha vissuto lo sciopero delle Officine del 2008 come una lotta di società. Cresciuti nell'epoca in cui si dichiaravano finite le ideologie e le grandi lotte degli sfruttati contro chi comanda, a molti di noi quel immenso movimento a sostegno degli operai di Bellinzona ha insegnato che la lotta di classe esiste e che uniti si può vincere.

Quei quaranta giorni di occupazione della fabbrica avevano dato libero sfogo alla fantasia del popolo ticinese, che in mille modi diversi aveva sostenuto la lotta. Sebbene già all’epoca le Ffs non facevano altro che ricattare: “o si fa come diciamo noi oppure perderete tutto”, ma come al solito le minacce si sono rivelate infondate. Con la determinazione e il coraggio degli operai e il sostegno popolare sono stati salvati quasi 500 posti di lavoro per almeno 11 anni e con loro una storia industriale e sindacale lunga più di cento anni.

Le tracce indelebili di quel movimento non posso e essere negate nemmeno da chi oggi ritenta di distruggere le Officine per meri interessi legati alla speculazione immobiliare. Il sindaco Branda, trasformatosi nel portabandiera più svergognato dello smantellamento, cerca di far credere che il finto progetto di spostamento a Castione dello stabilimento sia il frutto di quanto ottenuto con lo sciopero. Peccato che tutti i protagonisti della lotta del 2008, dai membri del comitato di sciopero ai sindacati Unia e Sev si oppongono al progetto e invitano a votare in favore dell'iniziativa popolare “Giù le mani dalle Officine”.

La votazione del 19 maggio mette in gioco le stesse dinamiche ricattatorie del 2008, ma votando sì il popolo ticinese avrà la possibilità di dimostrare di non essere succube dei potenti. L’occasione per dire basta ad una politica economica dove ad essere sacrificati sono sempre gli interessi delle fasce più deboli della popolazione e aprire la strada ad un nuovo modello di sviluppo è grande. Mi auspico che il popolo ticinese saprà coglierla, giù le mani dalle Officine!

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