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La paura e il coraggio

La paura che ci assale improvvisamente... in ogni ambito della nostra vita. La paura di affrontare qualcosa di nuovo. La paura di prendere decisioni drastiche, a volte indispensabili. La paura per un futuro incerto, colmo di incognite. La paura della malattia, della vecchiaia, della solitudine. Il timore di perdere una persona amata. La paura di perdere il bene dell’intelletto, di essere interdetti. La paura della morte, di non saperla affrontare. Il coraggio e la forza possono subentrare "miracolosamente" in uno stadio di paura insopportabile. Un’energia che snidiamo nei meandri della nostra mente, della nostra anima. Il coraggio che permette di reprimere e di tollerare il sentimento di paura. La forza immensa e imperscrutabile della nostra ragione e coscienza. Una forza indescrivibile. Il coraggio che ci aiuta sempre. Si potrebbe sintetizzare il tutto con questa frase: "Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura". Una vita vissuta nella paura è una vita vissuta a metà. Un sentimento, la paura, insito negli umani e nelle specie animali. Quanto dolore ci sono costate tutte quelle paure che non si sono mai realizzate. Ma questa emozione, seppur facciamo il possibile per tenerla lontana, ha una funzione, quella di proteggere l’individuo di fronte a un pericolo o a una minaccia (reale o immaginaria che sia) ed è preziosa sin dai primi anni di vita. Dobbiamo accettare la paura come una parte della vita (in particolare la paura del cambiamento). Andare avanti nonostante i battiti del cuore ci dicano di tornare indietro. Se stiamo già pensando al fatto che ci piacerebbe affrontare le nostre paure, facciamo già un passo verso il coraggio. Ma coraggio non vuol dire essere imprudenti. Non significa necessariamente non avere paura, ma continuare il proprio cammino, nonostante la paura.

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