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Un buon poliziotto

... svolge il suo lavoro per assegnare alla giustizia i criminali e i delinquenti. Deve essere cosciente che il suo ruolo/compito è quello di agire in modo preventivo, ma anche repressivo, a protezione e per la sicurezza dei cittadini. Quindi assolve con cognizione di causa e dedizione il suo dovere. Con la consapevolezza che dovrà affrontare dei sacrifici per lui e per i suoi famigliari. Non deve sgarrare nemmeno nella vita privata. Altrimenti può compromettere l’immagine della maggioranza dei colleghi, che professionalmente sono corretti e onesti.

Non vorrei parlare di speciale vocazione. Comunque, un vero poliziotto, deve avere il senso della Giustizia. Conseguentemente, come tutore dell’ordine pubblico, agisce in modo coerente e corretto, evitando di cadere egli stesso in infrazioni penali, o contro un comportamento deontologico che la professione richiede. Purtroppo e malauguratamente, taluni agenti, vuoi per essere assunti, vuoi per poter fare carriera, hanno ricevuto e ricevono appoggi politici (le famose raccomandazioni). Quindi, un sistema che premia (anche) certi personaggi immeritevoli. Questo non dovrebbe più succedere.

Le assunzioni e soprattutto le nomine, devono essere decise sulle provate capacità e idoneità di ogni singolo candidato.

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