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Sulla mozione ‘Muschietti’

Mi riferisco a una mozione nella quale emerge una rigida posizione antistorica, che da una parte si dichiara d’accordo con i temi della congiunzione tra Socialisti e Verdi, ma al contempo rivendica la necessità di avere in lista tre socialisti e due Verdi (il Comitato cantonale ha deciso per 2 Ps, 2 Verdi e 1 area progressista).

Penso che sia anacronistica, una simile posizione. Io stesso provengo da un comune (Arogno) dove il dichiararsi socialista non è sempre stato una garanzia di progresso e di socialità. Basti ricordare l’opposizione socialista alla casa anziani, al teleriscaldamento e da ultimo all’aggregazione "Val Mara". Nella pratica politica, vediamo insomma che definirsi socialista, oltretutto spesso "per nascita", può non bastare. Per questa ragione, tornando alla mozione sopraccitata, ritengo sia un peccato perdere energia e creare fratture inutili. Sarebbe invece un’espressione di modernità l’essere capaci, oggi, di lavorare insieme sui temi in un’area attenta ai problemi sociali e ambientali.

Non capisco perciò la necessità d’imporre a priori tre nomi di provenienza socialista. Per quel che ne sappiamo, potrebbero affacciarsi candidati preparati e interessanti in maniera equa da entrambe le parti. Approfitto intanto per dare il mio sostegno ai due copresidenti socialisti (due socialisti nei fatti) Riget e Sirica per il lavoro che stanno svolgendo e per la loro capacità di guardare avanti con spirito moderno e aperto.

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