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L’amnesia dei leader occidentali

Ma tu guarda i casi della vita. Uno che fino a ieri era il Presidente dell’Associazione macellai e salumieri del suo Paese, oggi è l’ospite più ricercato presso ogni Corte europea e non. Vi ricordate di quel giornalista che aveva bisogno di documenti? Anziché farseli spedire fermoposta, andò di persona all’Ambasciata del suo Paese in Turchia a prenderli, entrò con le sue gambe, tutto intero. All’uscita lo stanno ancora aspettando, come il Messia. Quando gli agenti della Scientifica sono entrati a cercare tracce di sangue, con il luminol messo nei "brentin che num a doperum per dag su l’acqua a la vigna", non hanno avuto bisogno di spegnere le luci, i locali si sono illuminati da soli. Ora questo ex membro della "Chaîne des rotisseurs" è diventato importante, da quando i Leader si sono sentiti il petrolio e il gas tremare sotto i piedi. Ed ecco la corsa all’ospite. Il Presidente Usa ha promesso di mettere una stella in più sulla bandiera, Gerusalemme ha allacciato cordiali rapporti, il Presidente francese gli ha proposto di far sfilare la sua guardia con i cammelli, il 14 luglio ma poi ci ha ripensato perché tra i quadrupedi con la gobba e la Legione straniera ci sono ancora atavici rancori. Questa "giravolta" si chiama "geopolitica", cioè: va’ dove ti porta il vento, come quei galletti di latta sui tetti delle case. Ne avete già visto uno "controvento"?

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