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Otr-Bat L’opera buffa

Puntualmente ogni anno il direttore di Otr-Bat rilancia con voce suadente, in Tv e tramite la stampa, un invito ai proprietari di case secondarie, a mettere in locazione la propria abitazione. L’intenzione è quella di reperire oltre alla tassa annuale sui letti vuoti, anche una seconda tassa sui pernottamenti veri. Evidentemente nel passato il successo è stato scarso e quindi si passa agli incentivi con i soldi dei contribuenti. Nel trappolone si mettono 2’000 franchi per i primi 25 boccaloni che in compenso riceveranno un “Marchio” da appiccicare in casa. L’appetito vien mangiando e quale miglior occasione per prelevare un po’ di soldi anche ai poveri confederati che sono rimasti ingabbiati entro i confini nazionali a causa del Covid. Presenze aumentate non certo in funzione dei famosi “attrattori turistici” di Otr-Bat che proprio nel 2020 ha dichiarato pubblicamente di avere ridotto la propria attività e la manutenzione dei sentieri. Dopo aver incassato nel 2019 e messo nel congelatore oltre 700mila franchi, con tasse doppie rispetto al fabbisogno, ora vogliono incrementare ancora il business. Indifferenti alla salvaguardia del delicato territorio dell’arco alpino che merita rispetto e protezione, ad immagine delle Valli Verzasca e Maggia, invase e rese impraticabili dal traffico al pari del Mendrisiotto. L’Associazione dell’Upris continuerà a denunciare la possibilità, concessa alle Otr, quali Corporazioni rette dal diritto privato, di stabilire a piacere ed in autonomia le Tasse turistiche senza il controllo dello Stato e del Legislativo.

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