I dibattiti

‘Una scuola per tutti’, siamo (quasi) tutti d’accordo

Breggia, a margine dell’incontro informativo con la popolazione: argomenti favorevoli e contrari a confronto

Il centro scolastico oggetto del dibattito
(Ti-Press)

Mercoledì 19 ottobre ha avuto luogo la serata informativa con la popolazione in merito al credito di progettazione della nuova scuola dell’infanzia a Lattecaldo (il cui importo ammonta a 687’000 franchi) e che sarà in votazione il 30 ottobre.

Sono stati numerosi gli interventi moderati da Enrico Mascheroni durante e dopo la presentazione del progetto da parte degli architetti Canevascini e Corecco, le spiegazioni dei municipali Mariella Maghetti e Stefano Coduri: vi erano sia i favorevoli che i contrari all’investimento.

Tra i contrari suscita apprensione la crescita del debito pro capite che nel 2028, secondo il Piano finanziario, raggiungerà 13’200 franchi (269 in più del 2022, con 12’931). Ha suscitato discussioni il censimento delle nascite nel Comune, i cui dati sono stati impiegati nel prevedere il numero di alunni (un dato stabile nei prossimi anni). Fra i referendisti vi è chi vuole solo procrastinare la spesa, mentre una parte dei presenti ha sostenuto la necessità di realizzare senza esitazione lo stabile (di cui beneficeranno non solo gli scolari ma pure la popolazione).

A chi era contrario al trasferimento della Si, è stato ricordato inizialmente che nel 2020 il Consiglio comunale, approvando le varianti del Piano regolatore di Morbio Superiore, ha autorizzato il trasferimento al Centro scolastico della Si ubicata nella Casa comunale (decisione presa all’unanimità dai 20 consiglieri presenti, e da tutti i gruppi politici rappresentati: Liberali, Ppd, Insieme a Sinistra e Verdi). Dalla sala anche alcuni genitori si sono pronunciati a favore del progetto; è stato espresso pure sostegno alla realizzazione del rifugio per la Protezione civile.

Si è pure levata la voce di riconsiderare alcuni investimenti non prioritari per favorire la realizzazione della nuova Si visto che la spesa per le opere comunali nei prossimi anni si aggirerà attorno ai 37 milioni di franchi. In conclusione, approvare il credito di progettazione vuol dire dare alla popolazione un segnale chiaro di speranza e di fiducia nell’avvenire come pure alle famiglie interessate a trasferirsi in Valle. Ritardare l’investimento non è un’opzione da considerare.

Un Comune che desidera essere attrattivo valorizzando le proprie risorse, lo deve fare anche promuovendo l’introduzione di nuovi servizi.

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