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Imposta di circolazione, non possiamo più attendere

L’imposta di circolazione in Ticino è iniqua per più motivi, se ne parla da troppo tempo e ora finalmente possiamo decidere.

Nel nostro cantone si paga l’imposta più cara della Svizzera e come tutti sanno gli stipendi mediani sono tra i più bassi della Confederazione, ciò che fa pesare ancora di più sulle spalle degli automobilisti ticinesi l’incasso di circa 145 milioni di franchi l’anno per le imposte di circolazione.

Ma c’è di più… solo circa 110 milioni di franchi su 145 incassati dal Cantone sono utilizzati per lo scopo per cui le imposte sono pensate, costruire e mantenere le strade, il resto va nel "calderone" delle entrate dello Stato.

Gli automobilisti pagano quindi decine di milioni di imposte improprie, lo si sa da tempo, ma finora si è tergiversato.

Cinque anni fa più di 12’000 cittadine e cittadini ticinesi hanno firmato il testo "Per un’imposta di circolazione più giusta", allo scopo di semplificare il calcolo e di adeguare al livello medio nazionale l’imposta di circolazione cantonale. Il Ppd, ora Il Centro, ha portato avanti con convinzione la sua proposta, che finalmente è ora stata messa in votazione, permettendo con un Sì di riportare il giusto equilibrio tra imposte di circolazione incassate e spese per la mobilità stradale.

La proposta che andremo a votare il 30 ottobre è più rispettosa dell’ambiente, molto moderna ed in linea con gli obiettivi posti dalla Confederazione.

Il criterio determinante è infatti la quantità di emissioni di CO2 che il veicolo immette nell’aria.

La Confederazione ha stabilito l’obiettivo di ridurre in media a 95 g CO2/km le emissioni di CO2 delle automobili di nuova immatricolazione. Con l’iniziativa questo obiettivo di transizione ecologica viene favorito, sostenuto e stimolato: l’imposta di circolazione per le auto che rispettano questo obiettivo sarà di 120 franchi all’anno.

Anche il calcolo viene semplificato, risultando più comprensibile. Chi inquina di più, paga di più.

Per molti automobilisti la riduzione di questa imposta, che sarà immediata, è l’unica nota positiva in un momento particolarmente difficile per i cittadini colpiti da troppi aumenti arrivati tutti assieme (energia, casse malati, materie prime, tassi d’interesse…).

L’iniziativa è semplice e valida, non possiamo più attendere oltre, non perdiamo l’occasione di ridurre finalmente l’imposta di circolazione.

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