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Appello al mondo della scuola

(Ti-press)

Oggi, si celebra la Giornata mondiale degli insegnanti. Introdotta dall’Unesco nel 1994, la Giornata è stata ideata come un momento per celebrare, apprezzare e migliorare il riconoscimento e le condizioni di lavoro degli insegnanti e per suscitare riflessioni sul ruolo dei professionisti della formazione, sulle sfide che affrontano quotidianamente e sulle impegnative condizioni di lavoro con cui sono confrontati.

Nel settembre del 2021, tramite una mozione parlamentare, poi accolta dal Consiglio di Stato, ho proposto di dare ufficialità anche in Ticino a questa importante giornata. Ognuno di noi, riflettendo, può rendersi conto del rilievo che hanno avuto determinate figure. Tutti noi abbiamo nei ricordi, ma sicuramente anche in una memoria più affettiva, qualcuno dei nostri insegnanti. Una parola, uno sguardo, un gesto spesso son bastati per darci coraggio e un po’ di autostima.

La Signora Maestra o il Signor Maestro erano l’istituzione alla quale i nostri genitori davano carta bianca; ora, questa figura è scivolata nella discrezione dell’invisibilità o rischia addirittura di essere connotata negativamente a causa della deprecabile presenza di pochissime mele marce. La professione dell’insegnante è forse quella che più di tutte, negli ultimi decenni, si è dovuta conformare e adeguare. Lontano dai riflettori, gli insegnanti (alcune migliaia in Ticino) operano giornalmente con impegno per dare a ogni allievo, i nostri figli, la possibilità di un futuro dignitoso.

Anche durante la pandemia, hanno avuto un ruolo importantissimo, perché con grande professionalità hanno permesso una normalità a tutta una fascia di popolazione in età delicata come i giovani. L’insegnante soprattutto educa, accompagna, integra. Quanti compiti si ritrova a svolgere prima, durante e dopo la sua ora di lezione? Cosa sappiamo davvero di questa importante professione pilastro della nostra società? Occorre una presa di coscienza della società di questo ruolo e la Giornata mondiale degli insegnanti è un’occasione per meglio far conoscere all’opinione pubblica questo mondo.

Accogliendo la mozione, il governo e il Decs si sono dichiarati pronti a raccogliere le esigenze del mondo della scuola nel caso quest’ultimo ritenesse necessario dare ufficialità alla Giornata mondiale dell’insegnante e a condividere con esso le modalità con le quali procedere in questa direzione. Rivolgo dunque un sentito appello ai collegi docenti, alle assemblee genitori, alle assemblee studentesche affinché colgano l’opportunità data dal Consiglio di Stato di dare anche nel nostro Cantone un contenuto positivo e durevole nel tempo alla giornata mondiale degli insegnanti, la cui importanza è riassunta in una celebre frase di Alessandro Magno: "Sono grato a mio padre per vivere, ma al mio maestro per vivere bene".

In fondo, la nostra società ha bisogno di riscoprire il valore della formazione di qualità nei confronti delle future generazioni preparandole a sfide oggettivamente importanti.

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