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Scuola media: che livelli!?

La raccolta firme per l’iniziativa "Basta livelli nella scuola media" è in corso e si propone di correggere l’effetto dell’ennesima demagogica bocciatura della esigua e moderata richiesta di credito del Decs per implementare il superamento dei livelli nella scuola media.

L’annosa procrastinazione di questi indispensabili correttivi ha causato danni, a volte irreparabili, a molti giovani che si sono dovuti confrontare con un sistema ingiustamente e prematuramente troppo selettivo. Vari studi e sondaggi, come quello presentato recentemente dal sindacato degli studenti (Sisa), rivelano dati sconcertanti: più del 30% degli 800 interpellati, riferisce di disagi psicologici che vanno dal grave al molto grave! Non si può attribuire tutta la colpa all’obsoleto vigente modello scolastico, ma bisogna comunque riconoscerne una congrua corresponsabilità.

Estendendo la discussione sui livelli scolastici e rapportandola a quanto è successo in Gran Consiglio in occasione del dibattito sul tema specifico, si potrebbe ipotizzare di trasferire il parametro di giudizio applicato ai quattordicenni delle Medie e utilizzarlo per valutare le prestazioni dei parlamentari che disquisiscono su temi complessi quali sono quelli mirati a plasmare il futuro delle generazioni a venire.

Considerato l’atteggiamento fanciullesco di alcuni di loro, essenzialmente mirato a ostruire il lavoro e l’immagine del consigliere di Stato socialista, spesso senza cognizione di causa, anteponendo la ripicca e l’ostruzionismo ad personam alla responsabilità di tutelare gli interessi degli studenti ticinesi, sarebbe per par condicio corretto inserirli nei livelli B, costatato il non raggiungimento, nemmeno in età adulta, della auspicata maturità che ci si aspetta da coloro che siedono in parlamento.

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