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Miss Media

19 gennaio 2022
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Con “Media” mi riferisco a qualche organo nostrano che sarebbe però in certi casi più corretto chiamar “Mediocre”. Prendiamo la Rsi con il suo ultimo prodotto, quello che da alcuni giorni dal lunedì al venerdì occupa lo spazio tra il Quotidiano e il Telegiornale della sera. Per circa un mese, durante quell’orario era ultimamente riapparso Di Gioia. Una vera gioia per la ventata d’aria fresca che il Marco ci riportava. Anche perché Di Gioia è uno dei pochi che sa condurre i giochi in televisione con quella dose di sana e intelligente ironia (e autoironia) che sempre ci vorrebbe. Al posto soprattutto di certi stucchevoli e insopportabili «…si è trovato bene da noi?». Perché allora non occuparlo meglio?

A Comano sembra però che la qualità non paghi. E l’efficienza neppure. Anzi… Di Gioia l’hanno forse messo “allo sbaraglio” in vista delle Feste per poter fargli presto la festa? Ottima per contro la sigla della “sua” trasmissione: a mio avviso una delle migliori viste in molti decenni alla Rsi. Peccato invece che il meccanismo del gioco non funzionasse come avrebbe dovuto, e risultasse alla fine frustrante per tutti. Se non mi sbaglio soltanto un paio di volte c’è stata una vincita da parte dei due concorrenti di turno. Un vero insuccesso malgrado la volontà degli ospiti nel mettercela tutta, e la passione del Di Gioia nel condurre con ritmo e sana ironia quel gioco. Non si poteva quindi correre ai ripari del “Ciapa no” – correggendo i suoi punti deboli – prima di voltar improvvisamente pagina? Ma se ne accorge di queste defaillances mister Mario Timbal? Con cadute d’immagine che hanno pure dei costi non indifferenti.

Quando poi – per sostituire Di Gioia – si fa arrivare Nicolò Casolini (caso-li… mite?) che con quel suo – ??? – fa precipitare tutto. E quella “cassaforte” portatile buona manco per metterci i polli e le oche da ingrassare per la prossima Pasqua (ma sono queste le idee della nuova direzione dei programmi?).
Se dunque “servizio pubblico” ha da essere, che lo sia veramente, sino in fondo. Soprattutto di questi tempi, e durante le più importanti fasce d’ascolto. In particolare per le persone anziane, quelle rimaste fedeli. Qualche idea per colmare intelligentemente certi buchi… personalmente l’avrei: interessante e nemmeno costosa. Ma a Comano ho l’impressione che si preferisca tenere il cerume nelle orecchie e la cispa negli occhi. Mentre il Caso-lini farebbe forse meglio a ritornare a dribblar (o a cacciar) qualche palla da bordo campo: la sua specialità. Dai – Nicolò – che se ce la metti tutta…

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