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La Legge federale urgente Covid-19 non ‘discrimina’

Cinque Enti (Atte, Pro Senectute, Pro Infirmis, Associazione Italiana di Lugano per gli anziani Aila, GenerazionePiù), da molti anni attivi nel Cantone Ticino in ambito sociale a favore di una moltitudine di cittadini (circa 40’000), più precisamente degli anziani e delle persone disabili, esprimono concordemente il loro convinto appoggio alla raccomandazione di voto formulata dal Consiglio federale riguardo alla votazione del prossimo 28 novembre sulla Legge federale urgente Covid-19.

Respingere il referendum in materia e approvare la Legge, con le modificazioni di volta in volta intervenute per adeguarla alla situazione reale, significa avere a cuore la protezione della popolazione, in particolare quella esposta ai maggiori rischi in caso di contagio, che ha già pagato (e in parte lo fa tuttora) un tributo importante in termini di peggioramento delle condizioni di vita e di cura durante la lunga crisi sanitaria.

Votare sì non significa discriminare altre componenti della società, bensì poter continuare a proteggere tutti, soprattutto le persone più vulnerabili, evitando nel contempo un possibile sovraccarico del sistema sanitario.

Gli argomenti che depongono a favore delle modificazioni intervenute nella legge sono:

• la confermata possibilità di farsi testare in qualsiasi momento per tutti i non vaccinati e mai colpiti dalla malattia (ciò relativizza in maniera importante l’approccio di chi evoca supposte forme di discriminazione verso i non vaccinati);

• il fatto che il certificato Covid – non comportando l’obbligo di vaccinarsi – scongiuri le chiusure totali e permetta o faciliti lo svolgimento di eventi, con la massima riduzione possibile dei rischi di contagio;

• la garanzia formale della protezione dei dati durante il tracciamento, una misura assolutamente necessaria per combattere con efficacia il Covid-19.

Occorre inoltre sottolineare come la Legge federale urgente sia frutto di un processo democratico, perché è stata approvata dal Parlamento. Essa consente di proteggere meglio le persone e le imprese, garantendo la continuità del sostegno con importanti aiuti economici, permette lo svolgimento di un maggior numero di eventi pubblici e semplifica pure i viaggi all’estero dei cittadini residenti in Svizzera.

Per il ritorno progressivo a condizioni di vita normali, che garantiscano alla nostra utenza una maggiore libertà, è quindi importante approvare la Legge Covid e ricordarsi che la migliore protezione contro il virus e la via principale d’uscita dalla pandemia resta la vaccinazione.

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