I dibattiti

Un Gigante giallo dai piedi di argilla

Chiudere gli uffici postali locali significa anche perdere in umanità. A Coldrerio ci si è messi di traverso

Matteo Muschietti (Ti-Press)

Attualmente la Posta sta contattando diversi Comuni, tra cui Coldrerio, per chiudere gli uffici postali. Tutto quello che ha fatto finora è stato estremamente criticato dalla popolazione, nonché dalle diverse prese di posizione da parte delle autorità comunali, con petizioni e altro, che non sono servite a nulla. Anche la pandemia che imperversa sul nostro territorio, e che ci accompagnerà ancora per molto tempo, non ha insegnato nulla alla direzione della Posta. Che tipo di società vogliamo? Che valori presentiamo alla nostra popolazione, se si continuano a smantellare gli uffici postali?

La disoccupazione, complice il coronavirus, è aumentata e il futuro non è certo roseo. Anzi, si prevede che aumenterà e colpirà in modo ancora più drastico la classe lavoratrice. Le politiche di liberalizzazione dei servizi essenziali come la Posta (come anche le Ferrovie e il sistema sanitario) stanno mietendo vittime tra chi ha costruito il suo futuro nel lavoro e, ancora peggio, trasformano entità nate come servizi in disservizi. Ma chi può dire basta a questa miope politica che sta creando danni irreparabili alla nostra società?

Noi tutti dobbiamo dire basta alle privatizzazioni selvagge e ribadire in modo chiaro che il ruolo fondamentale dello Stato è quello di garantire la qualità della vita dei cittadini, al di là di ogni logica di profitto. La chiusura di un ufficio postale locale, oltre alla perdita dei posti di lavoro, è un trauma per tutta la popolazione e saccheggia la qualità della sua vita.

I meno giovani si recano alla Posta per il disbrigo dei pagamenti, per spedire lettere, ma anche per trovare un momento di aggregazione con le persone. Ci si saluta con un “ciao come stai”, e poi ci si scambia i propri pensieri con un sorriso, specchio e fonte di una comunità viva e che esercita la condivisione giorno dopo giorno sia nel bene che nel male. Se si continua con questa politica di chiudere i centri di interesse collettivo, presto ci sarà un forte cambiamento nel modo di vivere; e così facendo valori quali la solidarietà e l’importanza di essere una comunità verranno meno, promuovendo una disumanizzazione allarmante. La sera tutti chiuderanno il portone e il dialogo tra la gente sarà sempre più difficile e distaccato dalla realtà.

Anche in un banale film come 'The Postman' (con Kevin Costner) la riumanizzazione di una società dilaniata da una catastrofe nucleare passava dall’installazione di un ufficio postale in ogni comunità, al fine di garantire quella convivialità e comunicazione utili a saldare il tessuto sociale. Era solo un film, ma qualcosa di vero c’era. Battiamoci, quindi, per mantenere i nostri uffici postali nei Comuni - fermando questo brutale smantellamento -, perché fanno parte integrale della nostra esistenza, sono un testimone e un luogo di umanità, una buona alternativa al virtuale, che resta utile e interessante, ma che non può essere l’unica scelta possibile. Il Municipio di Coldrerio si oppone a questa miope politica, guidato dalla determinazione dimostrata dal suo giovane sindaco, contrario a questa situazione.

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