Il dibattito

Non demonizziamo la polizia

L’agire dell’agente americano è assolutamente da condannare in maniera severa, ma non si cada nel tranello di una pericolosa generalizzazione

L’agire dell’agente americano è assolutamente da condannare in maniera severa, così come l’agire di coloro che si comportano come lui (la cronaca delle ultime ore ci riferisce purtroppo di altri fatti analoghi). Come già ufficiale della Polizia cantonale, non voglio qui disquisire sulle capacità o meno delle forze dell’ordine statunitensi di fronteggiare l’ordine pubblico, e in particolare le proteste di piazza, ma mi preme ricordare che nel mondo vi sono milioni di donne e uomini che vestono la divisa di poliziotto che si comportano in modo proporzionale e corretto. Non si cada quindi nel tranello si una pericolosa generalizzazione.

In Francia in questi giorni centinaia di poliziotti hanno dimostrato davanti ai commissariati abbandonando a terra le manette. Un gesto simbolico che però è significativo di una certa demotivazione che potrebbe insinuarsi in un agente di polizia che si vede confrontato con un arresto. Posso assicurare che ammanettare una persona che oppone resistenza è compito estremamente problematico.

In Svizzera nel 2019 sono stati quasi 3000 i casi di violenza contro funzionari, la maggior parte dei quali nei confronti di agenti di polizia. Si può quindi immaginare quale sia lo stato di stress con il quale sono confrontati quotidianamente i nostri tutori dell’ordine. Finalmente anche le Camere federali hanno deciso di completare il Codice Penale Svizzero per combattere questi ripetuti atti di violenza. Già il 2.10.2013 chi scrive a nome del gruppo PLR aveva proposto, mediante un’iniziativa cantonale all’indirizzo delle Camere federali, di rivedere al rialzo le pene inflitte ai colpevoli di violenza contro i funzionari.

Non potevo per finire non citare la grottesca storia delle teste di moro o moretti che dir si voglia, che è legata alla vicenda del poliziotto americano. Ma quali “reati” avranno mai commesso questi simpatici e gustosi dolcetti (ancora più apprezzati quando ricoperti dalla nostra amata bandiera) per volerli bandire dagli scaffali! 

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