I dibattiti

Ritardi Ffs, valutare una partenza parziale

Da notare che non ci fosse stato un ricorso su un appalto la Galleria di Base del Ceneri doveva essere già in esercizio da fine 2019

Con l’apertura della Galleria di Base del Ceneri a dicembre 2020 è previsto un aumento del 60% dell’offerta  TILO, un lockdown di alcune settimane e ora le FFS annunciano che tutto è rinviato a aprile 2021!

Da notare che non ci fosse stato un ricorso su un appalto la Galleria di Base del Ceneri doveva essere già in esercizio da fine 2019.

Si giustifica il nuovo rinvio perché mancherebbero materiale rotabile e macchinisti, non è una novità, da qualche anno le FFS sono a corto di personale per i noti tagli tipo Railfit 20/30 (programma del 2016 riduzione 1400 collaboratori) e altri risparmi che hanno portato a problemi anche nella disponibilità di materiale rotabile.

Intanto in Ticino circolano ancora diverse composizioni Domino d’occasione arrivate da noi perché già qualche anno fa eravamo a corto si materiale rotabile. Anche nel recente Rapporto sul trasferimento tra le cause dei ritardi dei convogli merci, si parla di scarsità di macchinisti e locomotive, (...)

(...) tant’è che le Camere Federali prolungano per 7 anni e 385 mio i sussidi per il trasferimento.

Negli ultimi 20 anni abbiamo investito 23 miliardi in 100 km gallerie di base ultraveloci, 1 miliardo nel corridoio 4 metri e con il nuovo fondo FIF altri 6 miliardi in nuove tratte e potenziamenti, ma nello stesso tempo FFS ha tagliato sul personale rimanendo a corto di macchinisti ma anche di materiale rotabile con una popolazione in aumento e domanda di mobilità in forte crescita.

Servono a poco nuove gallerie di base e nuovi binari se non abbiamo materiale rotabile e il personale!!

Alla sorprendente notizia del rinvio delle FFS, hanno seguito a ruota alcuni rappresentanti di aziende di autoservizio che mettono già in programma il rinvio della nuova offerta e parlano di costi aggiuntivi per gli affitti delle rimesse degli autobus che saranno fermi per quattro mesi.  Francamente una reazione affrettatamente arrendevole.

Intanto si approfondiscano le cause del rinvio, si parla di ritardi del raddoppio Gordola - Ponte Ticino che però non sembra così lontano dalla completazione e abbiamo ancora 6 mesi.

Sarebbe assurdo non poter sfruttare un’opera miliardaria in cantiere da 14 anni per un ritardo sul Piano di Magadino.

Oltre alla fruibilità della nuova infrastruttura bisognerà quantificare i mezzi umani e di materiale mancanti a dicembre e comunque puntare decisamente ad avviare a dicembre alcune delle nuove offerte per esempio il TILO Locarno Lugano che prosegue come Regio Express fino a Chiasso e Milano e che potrebbe essere messo in esercizio in modo parziale attestandosi a Lugano. 

Importante è non rinviare tutto ad aprile o giugno, e soprattutto mettere in esercizio come previsto a dicembre i nuovi servizi su gomma votati dal Gran Consiglio due settimane e che porterebbero una migliore offerta negli agglomerati e nelle zone suburbane.  A quanto sembra i nuovi autisti ci sarebbero e i nuovi autobus pure.

Dobbiamo puntare da un avvio parziale e graduale della nuova offerta a dicembre cosa che sembra fattibile escludendo l’ipotesi FFS di rinvio integrale.

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