Riviera

Commissioni di quartiere: manca esigenza o interesse?

Non in tutti gli ex-Comuni ora aggregati si sono a oggi create Commissioni o Associazioni di quartiere, previste dal Regolamento organico comunale. Addirittura in nessuna delle località o frazioni del Comune di Riviera sono nate queste entità consultive. Nei primi mesi della nuova legislatura, i Municipi interessati dovranno obbligatoriamente attivarsi per nominare le Commissioni.
Alcuni motivi che potrebbero stimolare la creazione dei citati organi? Il contesto finanziario gravato dagli effetti del Covid-19 nonché la paventata temporanea riduzione del contributo di livellamento intercomunale, che toccherà soprattutto Comuni aggregati (Riviera tra i maggiori perdenti). In questo ambito, Commissioni e Associazioni sono adatte per individuare capillarmente le specifiche esigenze sul territorio, permettendo l’utilizzo a goccia delle minori risorse. Questi organi potrebbero avere una funzione di aggregatori sociali, per rilanciare le nostre relazioni interpersonali nel post-pandemia, con accresciuta attenzione e senso civico verso la cosa pubblica e la comunità, e dovrebbero fungere da “formatori” delle giovani leve per garantire il ricambio negli organi politici.
Con l’istituzione di questi gremi accelererebbe l’iter aggregativo dei neo-Comuni. Infine sappiamo con certezza che solo una parte dei candidati alle prossime elezioni comunali otterrà la carica ambita (Riviera, 38 persone su 89). Ci sarà qualcuno, al di là dell’appartenenza partitica, disposto a diventare membro di una Commissione? In conclusione, questa opportunità di organizzazione merita di essere messa in pratica. Se malgrado i tentativi non venissero costituite nemmeno le Commissioni, auspico che la causa sia la mancante esigenza e non il disinteresse verso questa possibilità data ai nuovi Comuni ticinesi.

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