Bellinzona

Trasporti pubblici, siamo soddisfatti?

A Bellinzona la questione del trasporto pubblico è sempre stata centrale per collegare la periferia dei quartieri discosti come Gorduno o la Valle Morobbia. Nonostante ci sia stato un netto miglioramento con un forte aumento delle corse durante gli ultimi anni, non possiamo ancora dire di essere arrivati ad un risultato soddisfacente. La politica della città di Bellinzona è quella di eliminare le auto dal centro e incentivare sempre di più il trasporto pubblico. Giusto! Però ciò che si vede maggiormente è la carenza di parcheggi o la conversione dei posteggi blu in posteggi a pagamento, cosa che di sicuro non agevola le fasce sociali più povere. È chiaro che se si necessita di andare in centro a Bellinzona si preferisca l’auto qualora i mezzi pubblici non fossero adeguati alle necessità. Le corse per i quartieri discorsi, come per la Valle Morobbia che si raggiunge in qualche decina di minuti in auto, non sono presenti di sera e questo obbliga la popolazione ad avere un’automobile per spostarsi ad una certa ora. Senza contare poi che certe linee un bus ogni due ore. Pesare sulle spalle dei cittadini meno abbienti a seguito di una mancata alternativa da parte del comune non è una politica sociale e la sinistra ne deve tenere conto, anche perché senza misure sociali concrete anche quelle ecologiche risentono di una mancanza di efficacia. Insomma, bene l’indirizzo, un po’ meno la realizzazione! Non si può pretendere che la gente molli l’auto se non ci sono delle valide alternative! Anche per questo mi candido sulla lista Unità di Sinistra a Bellinzona per il Partito Comunista. La mobilità è più che centrale oggi, sia per questione d’inquinamento che di funzionalità della vita cittadina, e questa per me è un’assoluta priorità.

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