Dib. elettorale

Bellinzona: la città che vorrei

Verso le elezioni comunali del 5 aprile

Martina Malacrida Nembrini (Ti-Press)

*Candidata al Municipio di Bellinzona nella lista Unità di Sinistra

Solidarietà è la parola che in questi tempi di fragilità e incertezza deve stare alla base delle relazioni umane e istituzionali: condividere idee, azioni e responsabilità e prendersi cura degli altri, con un’attenzione particolare a chi è più vulnerabile o in difficoltà. Diritti degli anziani e dei giovani, sanità, lavoro-famiglia, giustizia sociale, formazione, cultura e ambiente: oggi, più che mai, i grandi temi della società devono entrare insieme e con forza
nella politica della Città. È importante decidere con determinazione e prendersi cura delle persone, del territorio, degli spazi urbani e dei luoghi della memoria.

Sogno una comunità in cui genitori, donne e uomini possano organizzare la loro vita lavorativa conciliando il diritto al lavoro con i propri bisogni affettivi e sociali e quelli della propria intera famiglia, grazie all’estensione capillare di asili nido, centri extra-scolastici, dopo-scuola sociali e mense. Sarei fiera di vivere in una città in cui non ci sia solitudine, soprattutto per gli anziani, con il potenziamento di strutture accoglienti, vive ed efficaci e l’offerta di soluzioni mirate per le cure a domicilio, nel segno di una vera e propria cultura intergenerazionale.

La cultura è il sangue che scorre nelle vene di una collettività, è il sale della vita. Formazione e cultura vanno di pari passo: permettono il sapere e la creatività, stimolano la fantasia e regalano quei valori critici che fanno crescere e progredire. Anche a Bellinzona bisogna investire di più. Si tratta di offrire maggiori risorse per vita associativa e per le iniziative nei quartieri, stimolando l’animazione dei luoghi storici e la valorizzazione dell’espressione giovanile, con un’attenzione speciale all’incontro fra le generazioni e le culture. L’ex ospedale di Ravecchia, il centro storico, le piazze dei quartieri e le nuove aree in via di ridefinizione aspettano la nostra creatività!

Abbiamo bisogno di una città eco-solidale che metta in atto politiche esemplari contro il cambiamento climatico e consideri prioritari la salute e il benessere delle persone, grazie all’estensione del verde urbano e alla gestione della biodiversità. Auspico perciò la realizzazione rapida del parco fluviale, più aree alberate, più aree verdi e un aiuto concreto a tutte le iniziative volte all’utilizzo di energie alternative e alla cura del micro-clima. Sogno una
soluzione perché l’autostrada non sia più una ferita che divide la città. Chiedo nuovi incentivi a favore della mobilità lenta (piste ciclabili complete e sicure) e un sostegno maggiore a chi fa uso dei trasporti pubblici.

La mia città è quella che promuove la vita, l’accoglienza, l’inclusione, la giustizia sociale, i diritti e l’equità, contro la povertà e l’emarginazione in tutte le sue forme, di là del genere, l’età o la provenienza delle persone: una città capace di reagire anche nei momenti difficili, che si prenda cura delle cittadine e dei cittadini, senza lasciare indietro nessuno, infondendo fiducia, consapevolezza e senso di responsabilità.

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