Estero

In Iran l’ayatollah concede la grazia a migliaia di prigionieri

Esclusi dal provvedimento gli accusati di ‘spionaggio, contatto con agenti stranieri, omicidio, distruzione e incendio doloso di proprietà di Stato’

(Keystone)
5 febbraio 2023
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Il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha graziato "decine di migliaia" di prigionieri, compresi molti arrestati nelle recenti proteste per accuse legate alla sicurezza.

Lo riferiscono diversi media internazionali che citano la tv di Stato iraniana. "I prigionieri che non sono accusati di spionaggio per conto di agenzie straniere, contatti diretti con agenti stranieri, omicidio, distruzione e incendio doloso di proprietà appartenenti allo Stato saranno graziati", affermano i media iraniani. La decisione è stata annunciata per celebrare l’anniversario della rivoluzione del 1979.

La Guida suprema iraniana ha condiviso la proposta del capo della Magistratura per la grazia e la commutazione di decine di migliaia di detenuti, incarcerati durante le proteste in corso, ormai da oltre quattro mesi, in occasione del 44° anniversario della Rivoluzione islamica, ha riferito l’Agenzia di stampa della Repubblica islamica Irna.

"Durante le recenti ‘rivolte’ alcuni giovani hanno intrapreso azioni scorrette dopo la propaganda dei nemici, e ora che i complotti dei nemici stranieri e dei gruppi antirivoluzionari sono stati rivelati, sono pentiti e chiedono perdono", ha detto Gholamhossein Ejei in una lettera alla Guida Suprema.

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