la guerra in ucraina

Putin ha deciso: addestramento militare nelle scuole russe

Come accadeva in Unione Sovietica si insegnerà l’uso di mitragliatrici e bombe a mano

Alle prese col kalashnikov (Keystone)
29 gennaio 2023
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La Russia guarda al suo passato sovietico reintroducendo nelle scuole l’insegnamento e l’addestramento militare. ‘Nozioni di base sulla sicurezza della vita’: è stato chiamato così il nuovo programma di studi che sarà introdotto e reso obbligatorio a partire dal prossimo primo settembre nelle scuole della Federazione e dove verranno insegnate tecniche di addestramento alle armi, per imparare a maneggiare non solo mitragliatrici della serie AK ma anche bombe a mano.

Un vero e proprio ‘seminario’ di studi militari per formare quella che sarà la nuova generazione di russi, o la nuova scuola del domani, sullo sfondo del conflitto in corso in Ucraina che ha portato a una militarizzazione della società in un clima sempre più repressivo in tema di diritti civili. Tra banchi e lavagne i giovani allievi verranno anche introdotti alle tecniche di esercitazioni militari e all’uso di equipaggiamento per la protezione personale. Già lo scorso dicembre il ministero della Scienza russo aveva annunciato un programma di addestramento militare per gli studenti universitari.

Guerra ideologica

Secondo il Regno Unito – che tramite il suo Ministero della difesa ha annunciato il corso in questione –, la decisione di Mosca di introdurre l’addestramento militare di base nel curriculum della scuola secondaria "sottolinea l’atmosfera sempre più militarizzata della Russia in tempo di guerra, oltre a essere una (probabilmente voluta) evocazione dell’Unione Sovietica: una formazione simile era obbligatoria nelle scuole fino al 1993".


Un giovanissimo cadetto dell’accademia navale (Keystone)

Politico.eu segnala che la scuola e l’insegnamento sono ormai diventati il nuovo fronte del conflitto in Ucraina, dove oltre ai bombardamenti massicci è anche in corso una "guerra ideologica", con Mosca che spinge affinché migliaia di studenti e insegnanti che vivono sotto occupazione in Ucraina passino definitivamente al sistema di insegnamento russo.

Dall’inizio dell’invasione russa, inoltre, più di 3’000 istituti scolastici in Ucraina, il 10% del totale, sono stati danneggiati o distrutti, secondo il Ministero dell’istruzione locale. Gli edifici scolastici sono a rischio, mancano di riscaldamento dopo i gravi danni alle infrastrutture energetiche del Paese, mentre blackout e connessioni Internet interrotte ostacolano l’apprendimento da casa. "Quando i russi sono entrati per la prima volta in una scuola dove si insegnava storia nel Sud-est dell’Ucraina – scrive il sito citando la testimonianza di una docente ucraina di nome Larysa –, hanno ordinato la consegna di tutti i libri di storia e di lingua ucraina, ma il direttore si è rifiutato di farlo. La scuola ha poi chiuso, ma è rimasta aperta virtualmente il 1º settembre, con l’80% dei suoi 700 alunni che frequentano online".

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