Italia

15enne spinto sui binari, fermati due minori: lite per gelosia

I due hanno rischiato di far finire il coetaneo sotto un treno in corsa alla stazione di Seregno. All’origine dell’aggressione, una ragazza ‘contesa’

(Foto: NAC, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons)
26 gennaio 2023
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È stata una ragazza contesa e un messaggino "di troppo" a scatenare l’aggressione a un quindicenne brianzolo, spinto contro un treno ieri pomeriggio a Seregno (Monza), e che ha portato al fermo di due minorenni italiani, di 14 e 15 anni, accusati di tentato omicidio. È quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile della Questura di Monza, partite subito dopo quella che sembrava una rapina violenta e che invece si è rivelata una vera e propria spedizione punitiva nei confronti del 15enne, ‘colpevole’ di aver mandato dei messaggini a una ragazza contesa. Il fermo è stato disposto dal pm per i Minorenni di Milano, che in Questura ha condotto e diretto le indagini. I due giovani sono stati portati dai poliziotti al Centro di prima accoglienza di Torino.

La vicenda è stata ricostruita grazie alle testimonianze e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza raccolte dalla Polfer e dalla Squadra Mobile di Monza. Intorno alle 14.30 il 15enne è stato accerchiato dai due minori, insieme ad altri coetanei, con i quali ha avuto un’accesa lite. Dopo averlo colpito ripetutamente per strappargli di dosso la felpa, il gruppo lo ha inseguito, mentre il ragazzo cercava di allontanarsi, dirigendosi verso il binario 2 della Stazione ferroviaria, in attesa del treno per tornare a casa. Quindi l’aggressione è ripresa e, quando la vittima ha reagito, è stata spinta proprio mentre un convoglio stava transitando in stazione.

Il quindicenne ha sbattuto la testa ed è caduto sui binari, rimanendo incastrato tra la banchina e le ruote della carrozza. Soccorso, è stato trasportato all’ospedale San Gerardo di Monza, con una ferita alla testa e una sospetta frattura a una caviglia. I due aggressori sono stati identificati e fermati in serata: il primo è stato bloccato vicino alla stazione di Seregno, il secondo in caserma dai carabinieri a Desio dove era andato a costituirsi accompagnato dalla nonna mentre i poliziotti erano nel frattempo arrivati nella sua abitazione.

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